L’ultima sigaretta

Film e serieTV sulla pena capitale

Mario Mancini
17 min readDec 6, 2023

Vai agli altri articoli della serie “Indovina chi viene a cena? Il grande cinema”

COPERTINA

Dall’alto a sinistra in senso orario:
François Leterrier come Fontaine in Un condannato a morte è fuggito di Robert Bresson;
Aldo Fabrizi come don Pietro Pellegrin in Roma città aperta di Roberto Rossellini;
Do-yun Yu come R in L’impiccagione di Nagisa Ōshima.
Florence Delay come Giovanna d’Arco in Processo a Giovanna d’Arco di Robert Bresson;
Laura Betti nella scena della Desposizione di Cristo (da Rosso Fiorentino, Volterra) in Ricotta di Pier Paolo Pasolini;
Renée Falconetti interpreta la Pulzetta d’Orléans in La passione di Giovanna d’Arco di Carl Theodor Dreyer;

Buongiorno e buon inizio settimana

Oggi è il turno del cinema, del grande cinema direi. Prima però una necessaria premessa.

L’audacia di Pietro Leopoldo

Il 30 novembre 1786 Pietro Leopoldo promulgò il nuovo Codice di diritto penale del Granducato di Toscana. L’articolo 51 di quel testo, detto Codice leopoldino, aboliva la pena di morte con queste parole spoglie di ogni possibile equivoco:

Abbiamo veduto con orrore con quanta facilità nella passata Legislazione era decretata la pena di Morte per Delitti anche non gravi […].
Siamo venuti nella determinazione di abolire come Abbiamo abolito con la presente Legge per sempre la Pena di Morte contro qualunque Reo.

Il punto focale e audace di questo articolo di Legge è quel “per sempre”, il cui sottotesto è pure “senza deroghe”. “Contro qualunque Reo”, si scrive a suggello. Fortissimo anche quell’”orrore” contrapposto a “facilità”.

Pensate che in una grande democrazia come gli Stati Uniti una pratica orrenda ed efferata come il linciaggio, il marchio di fabbrica del KKK, è divenuto reato federale solo nel marzo del 2022 con una legge approvata all’unanimità del Senato.

La legge, denominata Emmett Till Anti-lynching Act, deriva il nome dal ragazzo afroamericano di 14 anni, Emmett Till, brutalizzato, torturato e ucciso nel 1955 nello Stato del Mississippi da suprematisti bianchi.

Nel 2022 la regista Chinonye Chukwu, premiata al Sundance Film Festival per Clemency (Netflix), ha realizzato un film dal titolo Till - Il coraggio di una madre (Prime Video) che ricostruisce la lotta della madre di Emmett per ottenere giustizia. Al cinema non sfugge niente.

La costituzione Italiana

In Italia per avere l'abolizione della pena di morte in qualsiasi circostanza bisogna attendere il 2007 con una legge costituzionale che modificava l’articolo 27 della Costituzione approvato il 20 dicembre 1947 dall’Assemblea costituente della Repubblica italiana.

Nel testo della Costituente l’articolo 27 sanciva sì la non ammissibilità della pena di morte ma introduceva una deroga. Diceva “Non è ammessa la pena di morte se non nei casi previsti dalle leggi militari di guerra”.

I legislatori nel 2007 abrogarono tutto ciò che seguiva “Non è ammessa la pena di morte”, senza però avere aggiunto “contro qualunque Reo”, come aveva fatto l’illuminato Pietro Leopoldo. Resta quindi un che di indefinitezza nella nostra Carta.

La Toscana può quindi vantare un incolmabile vantaggio di oltre due secoli, e nessun altro Stato del mondo l’ha preceduta nel mettere al bando la pena di morte “contro qualunque Reo”.

La pena capitale al cinema

Proprio per questo l’inorgoglita Regione Toscana, erede del Granducato compresa Lucca, ha reso il 30 novembre, cioè il giorno della promulgazione del Codice leopoldino, la Festa della Toscana.

Il 30 novembre 2023, pochi giorni fa, si è tenuto un incontro celebrativo della Festa della Toscana. Per l’occasione sono stato invitato a suggerire la visione di film e di serieTV nei quali la pena capitale o il suo alitante spettro è un momento drammatico importante della storia e della vita scenica dei personaggi.

Come sappiamo il dramma è il lievito della pasta di cui sono fatti i film. E che cosa c’è di più drammatico di una morte programmata, attesa o latente in un’azione o in una situazione estrema?

Tutti i grandi maestri dell’arte cinematografica si sono confrontati con questa dimensione ed è proprio da loro che inizio la mia lista che avrebbe potuto essere più estesa e comprensiva. Ma come ogni lista, che non sia redatta dall’intelligenza artificiale, è personale, parziale e altamente eccepibile.

Buona visione!

☉ Film
⚀ SerieTV
↳ Sceneggiatura originale/Adattamento
↪ Indica un film o una serieTV con tematiche assimilabili a quello trattato nel contenuto che precede
📖 Romanzo o pubblicazione da cui è tratto il film o la serie
☼ Riconoscimenti
↻ Servizio di streaming sul quale trovare il contenuto

Le 5 stelle

UN CONDANNATO A MORTE È FUGGITO
(Un condamné à mort s’est échappé) [✩✩✩✩✩]

📖 Dal racconto autobiografico di André Devigny pubblicato su “Le Figaro Littéraire”
DVD
☼ Premio per la miglior regia al Festival di Cannes del 1957.
☉ Film; 1956; regia di
Robert Bresson; con François Leterrier (Fontaine), Charles Le Clainche (François Jost), Maurice Beerblock (Blanchet); 1h 40m

Un condannato a morte è fuggito è da molti è considerato il capolavoro di Robert Bresson e contiene la quintessenza dello stile e della poetica del regista francese. Freddo, essenziale, spoglio, vero il film è di una sobrietà assoluta e rende la solennità e la drammaticità di questa situazione estrema che arriva allo spettatore come in un transfer. L’ossessione di Fontaine per la fuga è scandita dalla progressione dei preparativi fino alla discesa liberatoria nella nebbia di Parigi, libero dagli aguzzini nazisti.

ROMA CITTÀ APERTA [✩✩✩✩✩]

↳ Sceneggiatura originale di Sergio Amidei, Federico Fellini e altri
☼ Palma d'oro al Festival di Cannes del 1946, 1 candidatura all’Oscar per la miglior sceneggiatura originale
Chili
☉ Film; 1945; regia di
Roberto Rossellini; con Anna Magnani (Pina), Aldo Fabrizi (don Pietro Pellegrini), Marcello Pagliero (Luigi Ferraris), Maria Michi (Marina Mari); 1h 40m

Opera simbolo, insieme a Ossessione di Visconti, della svolta epocale del cinema italiano che lo portò a primeggiare tra le cinematografie del mondo. C’è tanta storia nel film, storia che fa male e che non fa onore al nostro paese. Rossellini chiude il film con l’esecuzione di Don Pietro in un campaccio alla periferia di Roma. È un plotone di italiani a fare fuoco su un prete compassionevole e amato. I soldati, sparando, chiudono gli occhi e i ragazzi di Don Piero assistono da una rete di recinzione increduli e attoniti all’esecuzione. Più della realtà.

LA PASSIONE DI GIOVANNA D’ARCO
(La passion de Jeanne d’Arc) [✩✩✩✩✩]

📖 Dal romanzo Vie de Jeanne d’Arc di Joseph Delteil
Chili
☉ Film; 1928; regia di
Carl Theodor Dreyer; con Renée Falconetti (Giovanna d’Arco), Eugène Silvain (Pierre Cauchon, vescovo di Beauvais), Maurice Schutz: (Nicolas Loyseleur, giudice), Antonin Artaud (Jean Massieu); 1h 50m

Il film è un susseguirsi di primi piani intensissimi nei quali si rispecchia il modo figurativo della grande pittura nordica nel rappresentare dolore ed estasi. Il poco spazio visivo riservato al contesto e all’azione amplifica il dramma e il calvario della protagonista che la Falconetti rende alla perfezione. L’attrice ne uscì devastata. Palese il parallelismo con il Golgota anche dal titolo. Il drammaturgo Antonin Artaud, che recitò nel film, ne trasse spunto per il suo teatro della crudeltà, inteso come catarsi anche dello spettatore.

PROCESSO A GIOVANNA D’ARCO (Procès de Jeanne d’Arc) [✩✩✩✩✩]

📖 Dagli atti del processo di Rouen a Giovanna d’Arco
DVD
☼ Premio speciale della giuria del Festival di Cannes del 1962
☉ Film; 1962; regia di
Robert Bresson; con Florence Delay (Giovanna d’Arco), Jean-Claude Fourneau (il vescovo Cauchon), Roger Honorat (Jean Beaupere), Marc Jacquier (Jean Lemaitre); 1h 5m

L’effluvio emozionale di Dreyer diventa l’arida e asciutta cronaca del processo a Giovanna d’Arco filmata da Robert Bresson. Il regista si attiene scrupolosamente al testo della trascrizione del procedimento di Rouen. Il film alterna gli interrogatori in tribunale con scene nella cella di Giovanna. Tutto in sequenze brevi le quali sono ben scandite dalla presenza ascetica di Giovanna e da quella assertiva e inquirente del tribunale. Spiritualità vs dogma. La macchina da presa indugia sulle mani che parlano un loro specifico linguaggio, quello bressoniano.

Ancora su Giovanna d’Arco

↪ ☉ GIOVANNA D’ARCO AL ROGO; Film; 1994; regia di Roberto Rossellini; con Ingrid Bergman (Giovanna d’Arco); Tullio Carminati (Fra’ Domenico), Giacinto Prandelli (Porcus); 1h 16m; ↻ DVD

↪ ☉ GIOVANNA D’ARCO; Film; 1999; regia di Luc Besson; con Milla Jovovich (Giovanna d’Arco), John Malkovich (Carlo VII di Francia), Faye Dunaway (Iolanda di Aragona); Dustin Hoffman (La Coscienza); 1h 58m; ↻ Prime Video

↪ ☉ SANTA GIOVANNA; Film; 1957; regia di Otto Preminger dalla pièce di George Bernard Shaw; con Jean Seberg (Giovanna); Richard Widmark (il Delfino Carlo VII), Richard Todd (Bastardo d’Orléans); ↻ Non disponibile online

LA RICOTTA [✩✩✩✩✩]

↳ Scritto da Pier Paolo Pasolini
YouTube
☉ Episodio del film collettivo Ro.Go.Pa.G.; 1963; regia di Pier Paolo Pasolini; con Orson Welles (regista), Mario Cipriani (Giovanni Stracci), Laura Betti (Sonia); 35m

Le ultime parole di Orson Welles: “Povero Straccio, Crepare non aveva altro modo per ricordarsi che anche lui era vivo”. Pasolini ambienta questo mediometraggio, ambientato nella periferia romana. Vuole rappresentare la passione e la morte di Cristo. Esito: fu condannato per vilipendio della religione. Moravia scrisse sul “Corriere” che l’unico giudizio possibile per tale lavoro di Pasolini era: “geniale!”. Un’opera piccola e immensa che mostra anche lo sconfinato amore dello scrittore-regista per la pittura. Guardatelo subito! Mezzora d’arte.

↪ Anche: ☉ IL VANGELO SECONDO MATTEO; Film; 1964; regia di Pier Paolo Pasolini; con Enrique Irazoqui (Cristo), Margherita Caruso (Maria da giovane), Susanna Pasolini (Maria da anziana), Orson Welles (il regista); ↻ YouTube

Pasolini e la pittura. Nella fascia in alto, da sinistra: Deposizione dalla croce (1521) di Rosso Fiotentino a Volterra. La ricostruzione di Pier Paolo Pasolini nel film la ricotta. Trasporto di Cristo (Deposizione) del Pontormo (1526–28) in Santa Felicita a Firenze. La ricostruzione di Pier Paolo Pasolini nel film La ricotta. Nella fascia in basso, da sinistra: La Madonna del parto di Piero della Francesca, Monterchi. La prima scena del Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini. C’è molto Piero della Francesca nel film di Pasolini.

MARIE ANTOINETTE [✩✩✩✩✩]

📖 Tratto dal libro Maria Antonietta – La solitudine di una regina di Antonia Frazer
☼ Premio Oscar per i migliori customi
Netflix
☉ Film; 2006; regia di
Sofia Coppola; con Kirsten Dunst (Maria Antonietta); Jason Schwartzman (Luigi XVI), Judy Davis (Contessa de Noailles), Rip Torn (Luigi XV); 2h 5m

Opera rock che ha poco a che vedere con il nostro tema salvo per la sorte di Maria Antonietta. Un film-balletto diretto da uno dei maggiori talenti tra gli autori di Hollywood: Sofia Coppola. Un film fresco e frizzante che è tutt’oggi amatissimo dal pubblico giovane e anche imitato (cfr. Bridgewater, Netflix). Colonna sonora stupenda con un pezzo strepitoso dei Cure, Plainsong. Ma anche New Order, Siouxie e brani di classica. Meritatissimo premio Oscar alla nostra Milena Canonero per i costumi. Ne ha già vinti quattro.

IMPERDIBILI

ASCENSORE PER IL PATIBOLO (Ascenseur pour l’échafaud)

📖 Dall’omonimo romanzo di Noël Calef del 1956
DailyMotion
☉ Film; 1958; regia di Louis Malle ; con Jeanne Moreau (Florence Carala), Maurice Ronet (Julien Tavernier), Georges Poujouly (Louis); 1h 28m

Opera prima di Luois Malle che aveva 24 anni quando girò questo film cupo, inquietante e frenetico nella congerie culturale della Parigi dell’esistenzialismo. Nei lunghi silenzi si innesta l’improvvisazione musicale di Miles Davis. È proprio la tromba di Miles che sostiene il carattere pulsante e incalzante del film. Una Parigi notturna è impassibile è lo sfondo della storia dei due amanti. L’interpretazione intensa e magnetica della 28enne Jeanne Moreau la rese subito la nuova stella del cinema francese. Non prendete l’ascensore! Meglio le scale.

DANTON

📖 Tratto dalla pièce teatrale L’affare Danton di Stanisława Przybyszewska
DVD
☉ Film; 1983; regia di
Andrzej Wajda; con Gérard Depardieu (Danton), Wojciech Pszonia (Robespierre), Bogusław Linda (Saint-Just), Patrice Chéreau (Desmoulins); 2h 16m

Lucida e aspra disamina di Wajda sul destino delle rivoluzioni guidate da un principio ideologico più che politico, se non umano. Cruciale l’incontro finale tra Danton e Robespierre, il primo carnale, estroverso, disncantato, umano e il secondo freddo, razionale, frugale, quasi ascetico. Due visioni del tutto diverse del mondo. Wajda gira il film nella temperie politica scatenata in Polonia dal movimento di Solidarność. Danton andrà dignitosamente e consapevolmente al patibolo, ma Solidarność al potere.

SACCO E VANZETTI

📖 Ispirato alla vicenda realmente accaduta agli anarchici italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti
☼ Premio per la miglior interpretazione maschile a Riccardo Cucciolla al Festival del cinema di Cannes
Prime Video
☉ Film; 1971; regia di Giuliano Montaldo; con Gian Maria Volonté (Bartolomeo Vanzetti), Riccardo Cucciolla (Nicola Sacco), Cyril Cusack (Frederick Katzmann), Rosanna Fratello (Rosa Sacco); 2h

Si racconta che durante la scena dell’apologo di Vanzetti di fronte alla giuria, che poi condannerà lui e Sacco alla sedia elettrica, la recitazione di Volonté fu talmente intensa che la comparsa dietro di lui, che impersonava una guardia, si commosse al pianto. Montaldo dovette rigirare la scena. Il momento dell’esecuzione, nella sua spettrale verità, è accompagnato da una partitura di Ennio Morricone che è un brano insuperato di musica ambientale. Inascoltabile. Ascoltatela invece, è su YouTube. Da sola vale Cesare Beccaria.

GIÙ LA TESTA (Duck, You Sucker!)

↳ Sceneggiatura di Sergio Leone, Sergio Donati, Luciano Vincenzoni
Prime Video
☉ Film; 1971; regia di Sergio Leone; con Rod Steiger (Juan Miranda), James Coburn (“Sean” Mallory); Romolo Vall (dottor Villega); 2h 27m

Ed eccoci alla scena della fucilazione dei rivoluzionari, di notte sotto la pioggia battente. Il Dottor Villega vi assiste, pestato a sangue, da un furgone insieme allo spietato generale Rodolfo Fierro. È atterrito dalle conseguenze della sua delazione. Ideando questa scena, Leone potrebbe aver avuto negli occhi la grande tela di Francisco Goya Los fusilamientos del tres de mayo, oggi al Prado di Madrid. Ma anche le quattro versioni de La Fucilazione di Massimiliano di Edouard Manet. In Leone ritroviamo la stessa angosciosa teatralità. Epica.

↪ Anche: ☉ C’ERA UNA VOLTA IL WEST; Film; 1968; regia di Sergio Leone; con Claudia Cardinale (Jill), Henry Fonda (Frank,) Jason Robards (‘Cheyenne), Charles Bronson (Armonica); 2h 46m; ↻ Netflix, PrimeVideo, NowTV

Nei riquadri, dall’alto in senso orario le quattro versioni del dipinto di Edouard Manet, L’esecuzione dell’imperatore Massimiliano, realizzate tra il 1867 e il 1868 come atto di accusa contro Napoleone III. Sono rispettivamente conservate al Museum of Fine Arts di Boston; alla Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen; alla National Gallery di Londra; e allo Städtische Kunsthalle di Mannheim. In basso il grande dipinto di Francisco Goya, Los fusilamientos del tres de mayo, 1814, Museo del Prado di Madrid.

L’IMPICCAGIONE (Kôshikei)

↳ Sceneggiatura di Nagisa Ōshima
DVD
☉ Film; 1968; regia di
Nagisa Ōshima; con Do-yun Yu (R), Kei Satō (la guardia), Toshirô Ishidô (il prete), Masao Adachi (il capo delle guardie); 1h 57m

Il maestro giapponese costruisce il film con un impianto scenico che richiama il teatro dell’assurdo e un certo Brecht. Nella sua crudezza e scheletricità (si sviluppa in due ambienti) è uno dei più convincenti documenti visivi sull’abominio della pena di morte e di un sistema che ne ricerca l’applicazione vedendovi un valore e un senso. Non riuscita la prima esecuzione, c’è una ricerca spasmodica di motivi per ripeterla. Altri temi sottotesto: la violazione dei diritti umani e il pregiudizio dei giapponesi verso i coreani.

↪ Anche: ☉ 12; Film; 2007; regia di Nikita Mikhalkov; con Sergei Makovetsky (Giurato #1), Nikita Mikhalkov (Giurato #2), Sergei Garmash (Giurato #3); 2h 40m; ↻ DVD

↪ Anche: ☉ L’ALIBI ERA PERFETTO (Beyond a reasonable doubt); Film; 1945; regia di Fritz Lang; con Dana Andrews (Tom Garrett), Joan Fontaine (Susan Spencer), Sidney Blackmer (Austin Spencer); 1h 20m; ↻ DVD

PRIMA PAGINA (The Front Page)

📖 Tratto dall’omonima pièce di Ben Hecht e Charles MacArthur
☼ 3 candidature al Golden Globe
NowTV
☉ Film; 1984; regia di
Billy WIlder; con Jack Lemmon (Hildy Johnson), Walter Matthau (Walter Burns), Susan Sarandon (Peggy Grant), Vincent Gardenia (lo sceriffo; 1h 45m

A Wilder non piaceva Prima pagina. Una volta si scusò con i passeggeri di un volo durante il quale fu proiettato il film. In realtà è un gioiello di humor e satira sul cinismo e anche sul ruolo della stampa nell’inseguire gli scoop come quello dell’evasione di un condannato a morte. Fatto che cela un maldestro intrigo politico. Siamo nella Chicago del 1929, ognuno per sé e Dio per tutti. Migliore battuta fra le innumerevoli: lo sceriffo a Hildy “Perché scrivete sempre tutore dell’ordine tra virgolette”? Mette buonumore. Grandi interpreti.

↪ Anche: ☉ IL MARCHESE DEL GRILLO; Film; 1981; regia di Mario Monicelli; con Alberto Sordi (Onofrio del Grillo, Gasperino); Paolo Stoppa (Papa Pio VII), Caroline Berg (Olimpia Martin); 2h 20m; ↻ RaiPlay

Meritano il tempo che richiedono

DEAD MAN WALKING - CONDANNATO A MORTE

📖 Tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di suor Helen Prejean
☼ 4 candidature all’Oscar con 1 premio a Susan Sarandon, 3 candidature al Golden Globe
AppleTv, PrimeVideo
☉ Film; 1995; regia di Tim Robbins; con Susan Sarandon (suor Helen Prejean), Sean Penn (Matthew Poncelet); Robert Prosky (Hilton Barber), Raymond J. Barry (Earl Delacroix); 2h

Oggi il “Dead man walking” è il leader di Hamas Yahya Sinwar. Di lui parla in questi termini il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Eppure è stato un medico israeliano nel 2004 a rimuovere dalla testa di Sinwar un ascesso che lo avrebbe ucciso. Alla fine siamo tutti umani. Film simbolo della disumanità della pena di morte. Premio Oscar per la migliore attrice protagonista a Susan Sarandon che interpreta la persona che ha raccontato la storia degli ultimi drammatici 6 giorni dell’omicida Matthew Poncelet. Sean Penn al meglio.

↪ Anche: ☉ IL MIGLIO VERDE; Film; 1999; regia di Frank Darabont; con Tom Hanks (Paul Edgecombe), David Morse (Brutus “Brutal” Howell), Michael Clarke Duncan (John Coffey); Sam Rockwell (William “Wild Bill” Wharton); 3h 9m; ↻ NowTV

↪ Anche: ☉ THE LIFE OF DAVID GALE; Film; 2003; regia di Alan Parker; con Kevin Spacey (David Gale); Kate Winslet (Bitsey Bloom); Laura Linney (Constance Harraway); 2h 10m; ↻ Apple TV, a noleggio

↪ Anche: ☉ FINO A PROVA CONTRARIA; Film; 1999; regia di Clint Eastwood; con Clint Eastwood (Steve Everett), Isaiah Washington (Frank Louis Beechum), LisaGay Hamilton (Bonnie Beechum); 2h 7m; ↻ Apple TV, a noleggio

A SANGUE FREDDO (In Cold Blood)

📖 Tratto dall’omonimo romanzo di Truman Capote
☼ 5 candidature alL’Oscar con 1 premio a Philip Seymour Hoffman, Golden Globe per Miglior attore in un film drammatico a Philip Seymour Hoffman
Prime Video, Apple TV, a noleggio
☉ Film; 2005; regia di Bennett Miller; con Philip Seymour Hoffman (Truman Capote), Catherine Keener (Harper Lee), Clifton Collins Jr (Perry Smith); 1h 54m

L’omonimo libro di Truman Capote del 1966, tratto da un fatto veramente avvenuto, ha occupato per 13 settimane il primo posto della classifica del “New York Times” dei libri di saggistica più venduti. La formidabile interpretazione di Philip Seymour Hoffman, premiato con l’Oscar, rappresenta bene il lavorio interiore e il travaglio dello scrittore di fronte ai risvolti umani di una delle più efferate e insensate uccisioni avvenute nella profonda provincia americana. Ci sono altri due ottimi film tratti dal romanzo.

↪ Anche: ☉ INFAMOUS – UNA PESSIMA REPUTAZIONE; Film; 2006; regia di Douglas McGrath; con Toby Jones (Truman Capote), Sandra Bullock (Harper Lee), Daniel Craig (Perry Smith); 1h 50m; ↻ Apple TV, a noleggio

↪ Anche: ☉ A SANGUE FREDDO; Film; 1967; regia di Richard Brooks; con Robert Blake: (Perry Edward Smith), Scott Wilson (Dick Hickock); 2h 14m; ↻ Rakuten TV, a noleggio

↪ Anche: ☉ TRUE STORY; Film; 2015; regia di Rupert Goold; con James Franco (Christian Longo), Jonah Hill (Michael Finkel), Felicity Jones (Jill), Gretchen Mol (Karen); 1h 40m; ↻ Netflix; Disney +, Prima Video

IL PROCESSO DI NORIMBERGA

📖 Tratto dal libro Nuremberg: Infamy on Trial di Joseph E. Persico
☼ Emmy award a Brian Fox per miglior attore protagonista in una miniserie
Prime Video
⚀ MiniserieTV; 2000; 2 episodi; regia di Yves Simoneau; con Alec Baldwin (Robert Houghwout Jackson), Brian Cox (Hermann Göring), Christopher Plummer (Sir David Maxwell Fyfe), Jill Hennessy (Elsie Douglas); 3h

Nonostante numerose incongruenze storiche, la ricostruzione del processo dei processi, quello di Norimberga ai capi nazisti sopravvissuti come Hermann Göring, Joachim von Ribbentrop, e Albert Speer, è ben reso in questo film. Su tutte troneggia l’interpretazione intensa di Göring da parte di Brian Fox che valse all’attore scozzese l’Emmy come miglior attore protagonista in una miniserie. Il suicidio del braccio destro di Hitler gli evita l’infamante impiccagione a cui vanno incontro gli altri imputati. Maestosità della storia.

↪ Anche: ☉ VINCITORI E VINTI (Judgment at Nuremberg); Film; 1961; Candidato a 11 Oscar con 2 premi; regia di Stanley Kramer; con Spencer Tracy (Giudice Dan Haywood), Burt Lancaster (Ernst Janning), Richard Widmark (colonnello Tad Lawson), Montgomery Clift (Rudolph Petersen), Marlene Dietrich (signora Bertholt), Judy Garland (Irene Hoffmann), Maximilian Schell (avvocato Hans Rolfe); 2h 58m; ↻ DVD

↪ Anche: ☉ THE EICHMANN SHOW - IL PROCESSO DEL SECOLO; Film; 2015; regia di Paul Andrew Williams; con Martin Freeman (Milton Fruchtman), Anthony LaPaglia (Leo Hurwitz), Rebecca Front (Mrs. Landau); 1h 28m; ↻ Netflix

↪ Anche: ☉ IL PROCESSO DI VERONA; Film; 1962; regia di Carlo Lizzani; con Silvana Mangano (Edda Ciano), Frank Wolff (Galeazzo Ciano), Vivi Gioi (Donna Rachele); 2h; ↻ YuoTube

↪ Anche: ☉ MUSSOLINI ULTIMO ATTO; Film; 1974; regia di Carlo Lizzani; con Rod Steiger (Benito Mussolini), Lisa Gastoni (Claretta Petacci), Franco Nero (Walter Audisio (Valerio), Henry Fonda (cardinale Alfredo Ildefonso Schuster); 2h 15m; ↻ Chili

HOMELAND – CACCIA ALLA SPIA

📖 Basata sulla serie televisiva israeliana Hatufim creata da Gideon Raff
☼ 8 candidature ai Golden Globe con 5 premi, 20 candidature agli Emmy Award con 8 premi
Disney +
⚀ Serie TV; 2011-2020; 8 stagioni, 96 episodi; ideata da Howard Gordon e Alex Gans; con Claire Danes (Carrie Mathison), Damian Lewis (Nicholas Brody), Mandy Patinkin (Saul Berenson); 46-84m a episodio

Ed eccoci alla fine della terza stagione di questa seguitissima e avvincente serie che vede protagonista una agente della CIA bipolare, impavida e presciente, Carrie Mathison interpretata da una bravissima Claire Danes. Siamo a Teheran e assistiamo a una esecuzione tipica del regime iraniano degli Ayatollah che tende a spettacolizzare questo tipo di evento. Si svolge in una pubblica piazza con gli astanti esultanti e infatuati. L’episodio è un punto di svolta della serie e anche nella vicenda di Carrie Mathison.

INSIDE MAN

↳ Ideata da Steven Moffat
Netflix
⚀ Serie TV; 2022; 1 stagioni, 4 episodi; regia di Paul McGuigan; con David Tennant (Harry Watling), Stanley Tucci (Jefferson Grieff), Dolly Wells (Janice Fife), Lydia West (Beth Davenport); 1h a episodio

Nel braccio della morte stazionano anche menti eccelse in grado di risolvere casi con l’intuito e il ragionamento come era solito fare Nero Wolf dal suo divano. È il caso dell’uxoricida Jefferson Grieff, professore di criminologia, detenuto un carcere dell’Arizona. La sua storia si intreccia con quella di un prete anglicano. Il tramite è Beth interpretata dall’attrice Lydia West. È un gioco di psicologia e introspezione. Nel personaggio di Stanley Tucci c’è Hannibal Lecter, senza però il satanismo della figura creata da Thomas Harris.

↪ Anche: ☉ IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI; Film; 1991; regia di Jonathan Demme; con Jodie Foster (Clarice Starling), Anthony Hopkins (Hannibal Lecter), Scott Glenn (Jack Crawford), Anthony Heald (Frederick Chilto); 1h 58m; ↻ Apple TV, Prime Video, noleggio

CLEMENCY

↳ Sceneggiatura di Chinonye Chukwu
☼ Gran premio della giuria al Sundance Film Festival
Apple TV, Prime Video a noleggio
☉ Film; 2019; regia di
Chinonye Chukwu; con Alfre Woodard (Bernadine Williams), Richard Schiff (Marty Lumetta), Danielle Brooks (Evette), Michael O’Neill (cappellano); 1h 53m

Chinonye Chukwu è la prima regista di colore a vincere, con questo film, il gran premio della giuria al Sundance Film Festival. Opera intensa e asciutta sui tormenti della direttrice di un istituto di pena capitale. Su di lei la regista assume un punto di osservazione capovolto rispetto ai film del genere, non quello del condannato, ma quello della figura che infligge la pena, che è parimenti stravolta da questa atroce azione. Il cappio stringe entrambe le figure, quella del boia e quella del condannato. Non c’è clemenza per nessuno.

↪ Anche: ☉ DIFESA A OLTRANZA; Film; 1996; regia di Bruce Beresford; con Rob Morrow (Richard “Rick” Hayes), Sharon Stone (Cindy Ligget), Randy Quaid (Sam Burns), Peter Gallagher (John Hayes); 1h 43m; ↻ Prime Video, noleggio

MONSTER

📖 Tratto dalle memorie Monster, my trye story di Aileen Wuornos & Christopher Berry-Dee
☼ Oscar e Golden Globe per la miglior attrice protagonista a Charlize Theron
Apple TV, Prime Video, YouTube a noleggio
☉ Film; 2003; regia di
Patty Jenkins; Charlize Theron (Aileen Wuornos), Christina Ricci (Selby), Bruce Dern (Thomas), Lee Tergesen (Vincent Corey); 1h 49

Straordinaria interpretazione, premiata con l’Oscar, della modella e attrice sudafricana Charlize Theron totalmente trasfigurata nell’assumere le sembianze e le maniere rudi e criminali di Aileen Wuornos, una prostituta serial killer condotta a morte con un una iniezione letale in Florida nel 2002. Accanto alla Theron una bravissima Sofia Ricci che mostra la sua maturità recitativa nella parte dell’amica-amante succube del fascino inconsueto della più matura donna. Tra le due c’è però un sentimento vero e profondo.

↪ Anche: ☉ MONSTER’S BALL - L’OMBRA DELLA VITA Film; 2001; regia di Marc Forster; con Billy Bob Thornton (Hank Grotowski), Heath Ledger (Sonny Grotowski), Halle Berry (Leticia Musgrove), Sean Combs (Lawrence Musgrove); 1h 51m; ↻ Apple TV, YouTube

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Mario Mancini
Mario Mancini

Written by Mario Mancini

Laureatosi in storia a Firenze nel 1977, è entrato nell’editoria dopo essersi imbattuto in un computer Mac nel 1984. Pensò: Apple cambierà tutto. Così è stato.

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