Professione Reporter

Film e serie TV sul giornalismo

Mario Mancini
16 min readFeb 14, 2024

Vai agli altri articoli della serie “Indovina chi viene a cena? Il grande cinema”

COPERTINA
Da sinistra in senso orario.
Fascia in alto: Dustin Hoffman (Carl Bernstein) e Robert Redford (Bob Woodward) in Tutti gli uomini del presidente di Alan J. Pakula; Carey Mulligan (Megan Twohey) e Zoe Kazan (Jodi Kantor) in Anche io di Maria Schrader; Sam Waterston (Sydney Schanberg) e Haing S. Ngor (Dith Pran) in Urla del silenzio di Roland Joffé.
Fascia in basso: Jack Nicholson (David Locke) in Professione Reporter di Michelangelo Antonioni; Orson Welles (Charles Foster Kane) in Quarto potere di Orson Welles; Jack Lemmon (Hildy Johnson), Walter Matthau (Walter Burns) in Prima pagina di Billy Wilder

Il giornalismo è in una crisi nera. È nella spirale di Vertigo. Sta precipitando come Scottie.

E questo avviene, soprattutto, nel Paese che, più di tutti gli altri, fa scuola sul giornalismo. Il “Washington Post” ha mandato a casa un presidente. Due minute e coriacee giornaliste del “New York Times” hanno spedito dietro le sbarre l’uomo più potente di Hollywood. E naturalmente c’è un film che racconta queste imprese.

Limitamoci a questo

Partiamo dalla stampa locale che aveva retto meglio l’impatto di Internet. Adesso negli Stati Uniti, ogni due settimane, chiudono cinque giornali locali. Dei 1100 canali radio sparsi nel paese solo uno su cinque sta producendo informazione.

Ancora più disastrosa la situazione delle redazioni giornalistiche delle emittenti televisive broadcast o via cavo.

ABC news, di proprietà Disney, ha eliminato migliaia di posti di lavoro lo scorso anno. ESPN, sempre Disney, nel 2023 ha sollevato dall’incarico 20 dei suoi più quotati commentatori. Il capo di Disney, Bob Iger, sta cercando di vendere l’emittente sportiva. Un segno terribile quest’ultimo, perché Disney è la regina dei media.

NBC News sta licenziando tra i 50 e i 100 dipendenti. CNN, di proprietà del fortemente indebitato Warner Bros. Discovery, ha programmato una riduzione di circa 400 unità, pari al 10% del personale. Paramount, proprietario di CBS News, sta pianificando dei tagli consistenti nella redazione del canale, tagli per ora stimati nel 10%.

Veniamo ai grandi giornali. Si stimano in un 20% gli esuberi al “Los Angeles Times”. Il “Washington Post”, di proprietà di Jeff Bezos, ha incentivato l’uscita di 240 giornalisti: siamo intorno al 10% dello staff. Anche il “Wall Street Journal” ha eliminato una ventina di posizioni nello staff dei reporter di economia di Washington e proceduto alla chiusura del bureau che copre i rapporti tra USA e Cina.

C’è anche l’ecatombe

Per i periodici, già decimati, siamo quasi all’estinzione. Il prestigioso “Sport Illustrated” ha annunciato il licenziamento di gran parte del suo personale e il suo futuro è in dubbio. Lo storico magazine “Time”, soccorso dal miliardario di Salesforce Marc Benioff, ha avviato una nuova tornata di licenziamenti a fine gennaio. Regge “The Atlantic” sostenuto dalla vedova di Steve Jobs, Laurene Powell Jobs, e dalla sua fondazione Emerson Collective.

La giaculatoria di cattive notizie continua. Nel 2023, “Business Insider” e “NPR” hanno tagliato almeno il 10 percento del loro personale; la divisione notizie di “BuzzFeed” è stata chiusa; News Corp ha tagliato 1250 posti; “National Geographic” ha chiuso la redazione interna; “Vox Media” è passato attraverso due round di licenziamenti; “Vice Media” ha presentato istanza di fallimento; “Popular Science” ha chiuso la sua rivista online; Condé Nast e Yahoo News hanno tutti tagliato dei posti di lavoro.

Ha chiuso anche The Messenger, il sito di news politiche e generaliste di orientamento conservatore. Aveva raccolto 50 milioni di dollari, per il suo lancio, e in appena otto mesi ne ha bruciati 38.

Nonostante questo tsunami il giornalismo resterà. Altrimenti non ci saranno più film su questa professione meravigliosa. E questo è impossibile che accada.

Intanto consoliamoci vedendone qualcuno per tenere accesa la luce della democrazia.

Buona visione! E mi scuso per le omissioni e le intrusioni.

Dimenticavo. Chi fosse intrigato dal mondo dell’informazione può iscriversi e ricevere gratuitamente “Charlie”, l’ottima newsletter sul giornalismo internazionale della redazione del nostro “Post”. “Charlie” arriva alla domenica intorno alle 9 di mattina. Qui per iscriversi. Ci vuole un quarto d’ora a leggerla tutta. Il nome Charlie, giusto per dire, viene da un personaggio della serieTV “The Newsroom”.

Legenda

↳ Sceneggiatura originale/Adattamento
↪ Indica un film o una serieTV con tematiche assimilabili a quello trattato nel contenuto che precede
📖 Romanzo o pubblicazione da cui è tratto il film o la serie
☼ Riconoscimenti
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Le 5 stelle

TUTTI GLI UOMINI DEL PRESIDENTE
(All The President’s Men) [✩✩✩✩✩]

📖 Dall’omonimo libro di Bob Woodward e Carl Bernstein.
NowTV
☼ 8 candidature all’Oscar con 4 premi, 4 al Golden Globe
Film; 1976; regia di
Alan J. Pakula; con Dustin Hoffman (Carl Bernstein), Robert Redford (Bob Woodward), Jack Warden (Harry Rosenfeld), Martin Balsam (Howard Simons); 2h 18m

“Sono Bob Woodward del Washington Post”. ”Segui i soldi” gli dice Gola profonda. E succede che il Presidente del più importante Paese del mondo perda il posto a causa di una inchiesta giornalistica del “Washington Post”. Qui lavora una coppia micidiale, Carl Bernstein, un tabagista, e Bob Woodward, uno stagista. Il film sul Watergate è un’incalzante e coinvolgente detective story anche se il finale è già noto. È anche a suo modo istruttivo per gli studenti di media e giornalismo. Per tutti, un dovere civico vederlo.

↪ Anche:THE POST; Film; 2017; regia di Steven Spielberg; con Meryl Streep (Katharine “Kay” Graham), Tom Hanks (Benjamin “Ben” Bradlee); 1h 55m
NowTV

ANCHE IO
(She Said) [✩✩✩✩✩]

📖 Dall’omonimo libro premio Pulitzer di Jodi Kantor e Megan Twohey
NowTV
☼ Candidature al Golden Globe per Carey Mulligan
Film; 2022; regia di
Maria Schrader; prodotto da Brad Pitt; con Carey Mulligan (Megan Twohey), Zoe Kazan (Jodi Kantor), Patricia Clarkson (Rebecca Corbett), Andre Braugher (Dean Baquet); 2h 9m

Se il “Washington Post” ha mandato ai giardini un Presidente, Il “New York Times” ha mandato al fresco l’uomo più potente di Hollywood che poteva tutto non solo nel mondo del cinema, Harvey Weinstein. È stato acclarato che il capo della Miramax ha molestato 80 donne. Due minute giornaliste del quotidiano di New York, con una determinazione simile a quella del duo Bernstein-Woodward, sono riuscite a far parlare centinaia di donne sugli abusi subiti dall’“orco”, che non era come Shrek. Dall’inchiesta è partito la rivoluzione di #me-too.

↪ Anche: IL CASO SPOTLIGHT; Film; 2015; regia di Tom McCarthy; con Mark Ruffalo (Michael Rezendes), Michael Keaton (Walter ‘Robby’ Robinson), Rachel McAdams (Sacha Pfeiffer), Liev Schreiber (Marty Baron); 2h 7m
Prime Video

PROFESSIONE REPORTER
(The Passenger) [✩✩✩✩✩]

↳ Sceneggiatura originale di Michelangelo Antonioni, Mark Peploe, Enrico Sannia
DVD
Film; 1975; regia di Michelangelo Antonioni; con Jack Nicholson (David Locke), Maria Schneider (la ragazza), Steven Berkoff (Stephen); 2h

Non ha molta attinenza con il nostro tema se non per il titolo, però diverso dalla versione inglese. Il protagonista in effetti è un fotoreporter che subito muta d’identità. Con una sceneggiatura scritta in appena tre settimane, Antonioni costruisce un capolavoro d’arte cinematografica con un memorabile piano sequenza finale di 7 minuti e 47 secondi. “Io, come regista, ho il ruolo del giornalista dietro il giornalista: aggiungo ancora altre dimensioni alla realtà”, ha detto Antonioni. E in effetti ne aggiunge svariate.

↪ Anche: BLOW-UP; Film; 1966; regia di Michelangelo Antonioni; con David Hemmings (Thomas), Vanessa Redgrave (Jane), Sarah Miles (Patricia); 2h
NowTV

QUARTO POTERE
(Citizen Kane) [✩✩✩✩✩]

↳ Sceneggiatura originale di Orson Welles e Herman J. Mankiewicz
Apple TV, a noleggio
☼ 10 candidature all’Oscar con 1 premio
Film; 1941; regia di Orson Welles; con Orson Welles (Charles Foster Kane), Joseph Cotten (Jonathan Leland); 2h

Il quarto potere, dopo l’esecutivo, il legislativo e il giudiziario è proprio la stampa. Oggi si direbbe che sono i media. Il cittadino Kane lo sa molto bene. E che cosa all’epoca, ma non oggi, avrebbe potuto mettere fine alla sua lanciata carriera politica, sostenuta dai suoi onnipotenti giornali, se non uno scandalo matrimoniale? Di tutto quel potere mediatico alla fin dei suoi giorni al cittadino Kane rimane solo un nome: “Rosabuld” lo slittino della sua infanzia. Molto proustiano! Miglior film della storia del cinema per l’American Film Institute.

↪ Anche: QUINTO POTERE; Film; 1976; regia di Sidney Lumet; con Peter Finch (Howard Beale), Faye Dunaway (Diana Christensen), William Holden (Max Schumacher), Robert Duvall (Frank Hackett); 2h
AppleTV, a noleggio

PRIMA PAGINA
(The Front Page) [✩✩✩✩✩]

📖 Dall’omonima pièce di Ben Hecht e Charles MacArthur
NowTV
☼ 3 candidature al Golden Globe
Film; 1984; regia di
Billy Wilder; con Jack Lemmon (Hildy Johnson), Walter Matthau (Walter Burns), Susan Sarandon (Peggy Grant), Vincent Gardenia (lo sceriffo); 1h 45m

Un reporter d’assalto e un direttore cinico e scaltro subodorano uno scoop clamoroso nella Chicago del 1929 dove ognuno è per sé e Dio è per tutti. Un condannato a morte è fuggito e il reporter vi s’imbatte… ma il giorno dopo deve sposarsi, dannazione! Il direttore, che lo vuole maritato al giornale, si affaccenda per mandargli a monte le nozze. Una storia gagliarda, in salsa Commedia degli errori, che è un atto d’amore verso la professione giornalistica e le sue “eroiche” figure. Virgolette d’obbligo. Finale da prima pagina. Lemmon e Matthau super mattatori. Miglior battuta, quella dello sceriffo. Dice ai due giornalisti: “Perché scrivete sempre tutore dell’ordine tra virgolette?”.

↪ Anche: GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK; Film; 2005; regia di George Clooney; con David Strathairn (Edward R. Murrow), George Clooney (Fred Friendly), Jeff Daniels (Sid Mickelson); 1h 33m
Prime Video, a noleggio

URLA DEL SILENZIO
(The Killing Fields) [✩✩✩✩✩]

↳ Soggetto di Sydney Schanberg
DVD
☼ 7 candidature all’Oscar con 3 premi, 6 al Golden Globe con 1 premio
Film.; 1994; regia di
Roland Joffé; con Sam Waterston (Sydney Schanberg), Haing S. Ngor (Dith Pran), John Malkovich (Alan ‘Al’ Rockoff), Julian Sands (Jon Swain); 2h 21m

Henry Kissinger, il defunto manovratore della politica estera USA, ha responsabilità enormi nella discesa nel caos della Cambogia e nella presa del potere dei Khmer rossi, una variante feroce del comunismo asiatico. Un reporter del “New York Times” e il suo interprete Dith Pran sono testimoni e vittima, il secondo, del fanatismo omicida dei Khmer. Pran trascorre tre anni in un killing field (campo di sterminio), finché fugge e si ricongiunge all’amico. Tre Oscar per un film che doveva mantenere il titolo originale, I campi di sterminio.

↪ Anche: SALVADOR; Film; 1986; regia di Oliver Stone; con James Woods (Richard Boyle), James Belushi (dott. Rock), Michael Murphy (ambasciatore Thomas Kelly), John Savage (John Cassady); 2h 3m
Prime Video, a noleggio
↪ Anche: UN ANNO VISSUTO PERICOLOSAMENTE; Film; 1982; regia di Peter Weir; con Mel Gibson (Guy Hamilton), Sigourney Weaver (Jill Bryant), Linda Hunt (Billy Kwan); 1h 45m

Ancora ottimi film e serieTV

L’ORA — INCHIOSTRO CONTRO PIOMBO

📖 Tratto da Nostra Signora della necessità di Giuseppe Sottile
InfinityTV
SerieTV; 2022; 1 stagione di 10 episodi; regia di Piero Messina (ep. 1–2, 8–10), Ciro D’Emilio (ep. 3–6) e Stefano Lorenzi (ep. 7); con Claudio Santamaria (Antonio Nicastro), Maurizio Lombardi (Marcello Grisanti), Daniela Marra (Enza Cusumano), Francesco Colella (Giulio Rampulla); 50 m ogni episodio

“L’Ora”, il quotidiano di Palermo, ha un posto particolare nella storia del giornalismo italiano per le sue temerarie inchieste sulle attività della mafia e la politica. Negli anni ’60 tre dei suoi cronisti, Cosimo Cristina, Giovanni Spampinato e Mauro De Mauro, quest’ultimo indagando sul caso Mattei, furono assassinati da Cosa nostra. Una pagina molto scura di storia patria. La fiction di Mediaset ricostruisce le prime indagini sulle cosche portate avanti dai giornalisti de “L’Ora”. A spronarli è il nuovo direttore, Antonio Nicastro.

↪ Anche: I CENTO PASSI; Film; 2000; regia di Marco Tullio Giordana; con Luigi Lo Cascio (Peppino Impastato), Luigi Maria Burruano (Luigi Impastato), Lucia Sardo (Felicia Bartolotta), Paolo Briguglia (Giovanni Impastato); 1h 54m
RaiPlay

SBATTI IL MOSTRO IN PRIMA PAGINA

↳ Sceneggiatura di Sergio Donati e Goffredo Fofi
Chili, Apple TV
Film; 1972; regia di Marco Bellocchio; con Gian Maria Volonté (Giancarlo Bizanti), Fabio Garriba (Roveda), Carla Tatò (moglie di Bizanti); 1h 23m

Chiaramente ispirato al caso di Milena Sutter e del “biondino della spider rossa”, Donati e Bellocchio abbozzano un affresco socio-politico nel clima rovente degli inizi anni ’70. Spinta dalla proprietà, una testata di destra, “Il Giornale” (il vero “Giornale” nascerà due anni dopo l’uscita del film), monta un caso infondato di cronaca nera su un militante di estrema sinistra. La manipolazione della notizia e il sensazionalismo sono l’equipaggiamento preferito dal direttore Bizanti (Volontè). Il film lasciò perplesso Alberto Moravia.

↪ Anche: L’ASSO NELLA MANICA; Film; 1951; regia di Billy Wilder; con Kirk Douglas (Charles Tatum), Jan Sterling (Lorraine Minosa), Robert Arthur (Herbie); 1h 51m
DVD
↪ Anche: DIRITTO DI CRONACA; Film; 1981 regia di Sidney Pollack; con Paul Newman (Michael Colin Gallager), Sally Field (Megan Carter), Bob Balaban (Elliott Rosen), Melinda Dillon (Teresa Perrone); 2h
Chili, AppleTV, Prime Video a noleggio

REDS

📖 Basato sulla vita di John Reed, autore de I dieci giorni che sconvolsero il mondo
Paramount+
☼ 12 candidature all’Oscar con 3 premi, 8 al Golden Globe con 1 premio
Film; 1981; regia di
Warren Beatty; con Warren Beatty (John Reed), Diane Keaton (Louise Bryant), Jack Nicholson (Eugene O’Neill), Paul Sorvino (Louis C. Fraina), Gene Hackman (Pete Van Wherry); 3h 15m

John Reed, giornalista e scrittore comunista americano, è l’autore del reportage più influente e ammirato del secolo scorso, I dieci giorni che sconvolsero il mondo. La cronaca della presa del palazzo d’Inverno da parte dei bolscevichi. Warren Beatty che è produttore, regista e interprete del film ha messo su un kolossal (12 candidature all’Oscar) nel quale si ha la sensazione di una totale immedesimazione nel funambolico personaggio. E Reed lo era davvero. Le sue spoglie sono nel Cremlino, l’unico americano a entrarci.

↪ Anche: GIULIA; Film; 1977 regia di Fred Zinnemann; con Jane Fonda (Lillian Hellman); Vanessa Redgrave (Giulia), Jason Robards (Dashiell Hammett), Maximilian Schell (Johann); 2h
Disney +

PHILOMENA

📖 Tratto dall’omonimo romanzo di Martin Sixsmith. Sceneggiatura di Steve Coogan
Paramount+
☼ 4 candidature all’Oscar, 4 al Golden Globe
Film; 2013; regia di
Stephen Frears; con Judi Dench (Philomena Lee), Steve Coogan (Martin Sixsmith), Anna Maxwell Martin (Jane); 1h 34m

Per misurare la strada fatta dall’Irlanda in appena mezzo secolo basterebbe rivolgersi a questa storia raccontata da un giornalista quasi disoccupato (Steve Coogan). Questi decide di aiutare Philomena Lee (Judi Dench) a trovare il figlio Anthony. Avuto da adolescente e partorito segregata in un convento, era stata forzata a darlo in adozione a una coppia americana. Una pratica, scoprirà il giornalista, molto comune nell’Irlanda del tempo della quale si era resa responsabile la Chiesa. Un’Irlanda che oggi non c’è più.

THE FRENCH DISPATCH

↳ Sceneggiatura di Wes Anderson
Disney+
☼ 1 candidatura al Golden Globe
Film; 2021; regia di
Wes Anderson; con Bill Murray (Arthur Howitzer Jr.), Benicio del Toro (Moses Rosenthaler), Adrien Brody (Julien Cadazio), Tilda Swinton (J. K. L. Berensen), Frances McDormand (Lucinda Krementz), Timothée Chalamet (Zeffirelli), Jeffrey Wright (Roebuck Wright), Willem Dafoe (Albert ‘the Abacus’); 1h 48m

Quando muore in modo inatteso il fondatore e direttore di una rivista da mezzo milione di copie in genere se ne trova uno nuovo. Ma che cosa succede se la volontà testamentaria del defunto è quella della chiusura dell’attività? Beh, all’addolorata redazione non resta che preparare un ultimo numero con le storie più improbabili dei suoi cronisti. Quale miglior necrologio per il direttore! Una favola che Wes Anderson dipinge con la tavolozza dei suoi pastelli e le amate vignette. Nel cast corale ci sono tutti i suoi interpreti preferiti. Wes Anderson non tradisce mai.

SINDROME CINESE
(The China Syndrome)

↳ Sceneggiatura di James Bridges, Mike Gray e T.S. Cook
Chili, AppleTV, Prime Video, a noleggio
☼ 4 candidature all’Oscar, 4 al Golden Globe
Film; 1979; regia di
James Bridges; con Jane Fonda (Kimberly Wells), Jack Lemmon (Jack Godell), Michael Douglas (Richard Adams), Scott Brady (Herman De Young); 2h

In men che non si dica, torneremo al nucleare sdoganato dal COP28. Dopo la visione di questo film, però, può passare la voglia di tornarci. Quello che infatti vediamo scorrere sullo schermo non è solo fiction, ma quella realtà che è successa a Cernobyl. Realtà da sindrome cinese, cioè un bel buco radioattivo fino alla Cina. E meno male che, quando poteva succedere per incuria, corruzione e avidità, c’erano tre giornalisti con una cinepresa a testimoniare al mondo quello che stava accadendo. A Cernobyl non c’erano, però!

↪ Anche: SILKWOOD ; Film; 1983; regia di Mike Nichols; con Meryl Streep (Karen Silkwood); Kurt Russell (Drew Stephens); Cher (Dolly Pelliker); 2h 11m
DVD

IL PRIGIONIERO DI AMSTERDAM
(Foreign Correspondent)

📖 Tratto dal libro autobiografico Personal History di Vincent Sheehan
Prime Video
Film; 1940; regia di Alfred Hitchcock, con Joel McCrea (Johnny Jones), Laraine Day (Carol Fisher), Herbert Marshall (Stephen Fisher), Albert Bassermann (Van Meer); 2h

Sei candidature all’Oscar del 1941 per questo film “minore” che Hitchcock pensò come un suo personale e originale contributo alla propaganda antinazista. Il film vede protagonista un giovane reporter americano che cerca di venire a capo di un caso spionistico alquanto rocambolesco e giocato sull’equivoco. C’è anche il corteggiamento degli americani attraverso la figura del loro fascinoso giornalista. Churchill avrà gradito il tributo. Alcuni motivi conduttori, come gli uccelli, le vertigini, il labirinto annunciano già i film maggiori.

LO STRANGOLATORE DI BOSTON
(Boston Strangler)

↳ Sceneggiatura di Matt Ruskin, prodotto da Ridley Scott
Disney+
Film; 2023; regia di Matt Ruskin; con Keira Knightley (Loretta McLaughlin), Carrie Coon (Jean Cole), Alessandro Nivola (detective Conley), Chris Cooper (Jack Maclaine); 1h 42m

Il sessismo non risparmia alcun ambiente, neanche quello di un giornale dove operano due croniste d’eccezione che hanno un problema in più da risolvere per accreditare il loro lavoro. Questo problema è il pregiudizio di genere. E non si parla di un giornale qualsiasi, ma del “Boston Globe”, uno dei grandi quotidiani d’America. È grazie alla perseveranza investigativa di Loretta McLaughlin che si può fare un po’ di luce sugli omicidi di 13 donne. Il caso però, come quello del mostro di Firenze, presenta ancora molti aspetti non del tutto chiariti.

ZODIAC

📖 Tratto dall’omonimo libro di Robert Graysmith
Netflix, NowTV
Film; 2007; regia di David Fincher; Jake Gyllenhaal (Robert Graysmith), Mark Ruffalo (Dave Toschi), Robert Downey Jr. (Paul Avery), Brian Cox (Melvin Belli); 2h

Nella Bay area di san Francisco agisce uno dei più efferati assassini seriali d’America, il killer dello zodiaco così chiamato perché dopo ogni uccisione invia una lettera ai giornali con quel segno. Il caso è rimasto irrisolto come pure sconosciuta è l’identità dell’assassino. Un vignettista e un giornalista del “San Francisco Chronicle” insieme a un ispettore di polizia, partendo dai pochi indizi, cercano di risolvere l’enigma delle uccisioni. Da apprezzare la volontà di David Fincher, il noto regista di Seven (Prime Video) e The Social Network (Netflix), di attenersi ai fatti realmente accaduti.

CRONISTI D’ASSALTO
(The Paper)

↳ Sceneggiatura di David Koepp (Jurassic Park)
NowTV
☼ 1 candidatura all’Oscar
Film; 1994; regia di
Ron Howard; con Michael Keaton (Henry Hackett), Glenn Close (Alicia Clark), Marisa Tomei (Martha Hackett), Randy Quaid (Michael McDougal), Robert Duvall (Bernie White); 1h 52m

Cast d’eccezione per uno dei migliori film sul giornalismo. Un maestro della commedia come Ron Howard riesce a catturare l’energia e l’adrenalina della redazione di un tabloid di una grande città. Vi si trova una vitalità febbrile che sconfina nella nevrosi. Come in Prima pagina l’attaccamento al mestiere d’inseguire le notizie sovrasta ogni altra cosa: la famiglia, i sentimenti, la vita privata. Il ticchettio dei tasti, il chiacchiericcio dei reporter, lo squillare dei telefoni sono “workaholic”, sindrome da dipendenze da lavoro. Una malattia piuttosto seria.

↪Anche: DENTRO LA NOTIZIA (Broadcast News); Film; 1987; regia di James L. Brooks; con William Hurt (Tom Grunick), Albert Brooks (Aaron Altman), Holly Hunter (Jane Craig); 2h 13m
Prime Video, a noleggio

L’INVENTORE DI FAVOLE
(Shattered Glass)

📖 Ispirato da un articolo di Buzz Bissinger su “Vanity Fair” nel settembre 1998
Infinity TV
Film; 2003; regia di Billy Ray; con Hayden Christensen (Stephen Glass), Peter Sarsgaard (Charles ‘Chuck’ Lane), Steve Zahn (Adam Penenberg); 1h 34m

Il fake nel giornalismo esisteva ben prima dei social media e poteva trovar posto anche in testate come l’autorevole “The New Republic”, letto negli ambienti liberal. Il clamoroso raggiro di un giornalista della rivista, poco più ventenne, narrato dal film non è fiction ma quello che è davvero accaduto nel 1998. Il narratore di favole (ben 27 pezzi farlocchi su 41 pubblicati) è il brillante Stephen Glass. Peccato che viene sgamato dal reporter di “Forbes” Adam Penenberg. Attenzione a quello che si scrive. C’è sempre un Adam in agguato!

↪ Anche: TRUTH — IL PREZZO DELLA VERITÀ; Film; 2015; regia di James Vanderbilt; con Cate Blanchett (Mary Mapes), Robert Redford (Dan Rather), Topher Grace (Mike Smith), Dennis Quaid (colonnello Roger Charles); 2h 5m
Prime Video

THE NEWSROOM

↳ Ideata da Aaron Sorkin per HBO
NowTV
Serie TV; 2012–2014; 3 stagioni, 25 episodi; regia di Paul McGuigan; con Jeff Daniels (Will McAvoy), Emily Mortimer (MacKenzie Morgan MacHale), Sam Waterston (Charlie Skinner); 1h a episodio

Volete farvi un’idea della frenesia, delle rivalità professionali, della concitazione e anche del caos che regnano in una redazione giornalistica di un grande canale televisivo ? Beh, non avete che da guardare questa premiata ed apprezzata serie, ideata e scritta da Aron Sorkin. Sorkin è uno dei nomi più noti e influenti dell’industria culturale, particolarmente nel milieu della televisione e del cinema. Dal personaggio di Charlie Skinner, il nostro “Post” ha preso ispirazione per la sua encomiabile newsletter sul giornalismo che appunto si chiama “Charlie”.

↪ Anche: B0MBSHELL; Film; 2019; regia di Jay Roach; con Charlize Theron (Megyn Kelly), Nicole Kidman (Gretchen Carlson), Margot Robbie (Kayla Pospisil), John Lithgow (Roger Ailes); 1h 50m
Prime Video, Apple TV, a noleggio
↪ Anche: INSIDER — DIETRO LA VERITÀ; Film; 1999; regia di Michael Mann; con Al Pacino (Lowell Bergman), Russell Crowe (Jeffrey Wigand), Christopher Plummer (Mike Wallace), Diane Venora (Liane Wigand); 2h 37m
Prime Video, Apple TV, a noleggio

LA REGOLA DEL GIOCO
(Kill the Messenger)

📖 Basato sui libri Kill the Messenger di Nick Schou e Dark Alliance di Gary Webb.
Principali piattaforme a noleggio
Film; 2019; regia di Michael Cuesta; con Jeremy Renner (Gary Webb), Rosemarie DeWitt (Susan Webb), Ray Liotta (John Cullen), Barry Pepper (Russell Dodson); 1h 52m

Con la vicenda dei giornalisti dell’“Ora” di Palermo, abbiamo visto che cosa significa mettersi a indagare su Cosa Nostra e la politica. In questo film, che il titolo italiano stravolge nel suo crudo significato, è il reporter Gary Webb del “San Jose Mercury News” a portare alla luce il sordido intreccio tra la CIA e i trafficanti di cocaina in California allo scopo di finanziare i Contras in Nicaragua. Con tre articoli dal titolo “The Dark Alliance”, Webb firma la fine non solo della carriera. Nel 2004 viene trovato morto con due colpi alla testa. Suicidio?

↪ Anche: SOTTO TIRO (Under Fire); Film; 1983; regia di Roger Spottiswoode; con Nick Nolte (Russell Price), Ed Harris (Oates), Gene Hackman (Alex Grazier), Joanna Cassidy (Claire), Jean-Louis Trintignant (Marcel Jazy); 2h 8m
DVD

VERONICA GUERIN — IL PREZZO DEL CORAGGIO
(Veronica Guerin)

↳ Sceneggiatura di Carol Doyle e Mary Agnes Donoghue
Disney+
Film; 2003; regia di Joel Schumacher; con Cate Blanchett (Veronica Guerin), Gerard McSorley (John Gilligan), Ciarán Hinds (John Traynor), Brenda Fricker (Bernie Guerin); 1h 38m

Forse Veronica Guerin è il simbolo del giornalismo più impavido, valoroso e oltremodo determinato nel ricercare la verità a ogni costo. E infatti la giornalista irlandese del “Sunday Independent” di Dublino paga con la vita la sua volontà di non fermarsi di fronte a niente. Ma l’uccisione della giornalista, che ha il volto di Cate Blanchett, non è vana, come non è stato vano l’assassinio di altre due giornaliste che onorano questa professione: la russa Anna Politkovskaya e la giornalista maltese Daphne Caruana Galizia. Onore a loro!

↪ Anche: 211: ANNA; Documentario; 2008; regia di Paolo Serbandini e Giovanna Massimetti; con Anna Politkovskaya; 1h 29m
DVD
↪ Anche: L’OMBRA DI STALIN (Mr Jones); Film; 2019; regia di Agnieszka Holland; con James Norton (Gareth Jones), Vanessa Kirby (Ada Brooks), Peter Sarsgaard (Walter Duranty); 2h 21m
Prime Video, NowTV

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Mario Mancini

Laureatosi in storia a Firenze nel 1977, è entrato nell’editoria dopo essersi imbattuto in un computer Mac nel 1984. Pensò: Apple cambierà tutto. Così è stato.