L’alleanza franco-russa
La nascita della Duplice (1891-1892)
Com’è noto, a determinare il ravvicinamento franco-russo concorsero i timori di isolamento della Francia, la tensione austro-russa in Oriente, i contrasti fra le due potenze e l’Inghilterra sul terreno coloniale. I primi segni del nuovo orientamento si ebbero in occasione della crisi bulgara nel 1886 e della concessione di un prestito francese alla Russia nel 1888.
Tuttavia, molte resistenze sussistevano specialmente da parte dello Zar, assai diffidente della democratica ed atea repubblica francese. Ma il rinnovo della Triplice il 6 maggio 1891 e le voci, insistenti anche se infondate, di un’adesione dell’Inghilterra alla Triplice, indussero ad accelerare il passo; e fu proprio il ministro degli esteri russo Giers a prendere l’iniziativa di concrete trattative in un colloquio del 17 luglio 1891 con l’ex-ambasciatore francese a Pietroburgo, Laboulaye.
Il 22 dello stesso mese giungeva in visita a Cronstadt la flotta francese, suscitando per due settimane grandi manifestazioni di entusiasmo. Il 24 il governo francese elaborava le controproposte da inviare a Pietroburgo, insistendo su due punti:
1. intesa dei due governi per il mantenimento della pace in Europa;
2. impegno di prender misure immediate se la pace venisse minacciata da una potenza della Triplice.
Questi punti in parte urtavano contro le vedute del Giers, desideroso di estendere l’intesa anche alle questioni extraeuropee, in funzione antinglese, e al tempo stesso di non legare troppo la Russia ad impegni precisi di mobilitazione delle forze armate.
Le trattative che ne seguirono portarono poi, grazie anche alle pressioni dello stesso zar Alessandro, a un testo intermedio tra le posizioni dei due governi, e che, in particolare, non prevedeva la mobilitazione immediata ove si verificasse l’eventualità di cui al punto 2 delle proposte francesi già ricordate.
Si convenne che l’intesa sarebbe stata delineata in una lettera del Giers all’ambasciatore russo a Parigi, barone Mohrenheim (v. sotto n. 1), la quale venne comunicata al governo francese il 27 agosto. Il governo francese si affrettò a dare alla cosa una larga pubblicità.
Tuttavia l’accordo era ancora assai vago; e i francesi si sforzarono di renderlo più concreto aggiungendovi un’intesa militare. Non poche le difficoltà da parte russa, essendo il Giers assai poco convinto della convenienza di una posizione radicalmente antitedesca: ma, finalmente, il 1° agosto 1892 il sottocapo di stato maggiore francese, generale Boisdeffre, giunse a Pietroburgo latore di un progetto di convenzione militare che fu discusso con il ministro della guerra russo, generale Vannovski, e con il capo di stato maggiore, generale Obrucev.
Il Giers resistette davanti agli aspetti politici della convenzione, ed essa, firmata dai due capi di stato maggiore (v. sotto n. 2), dovette attendere quasi un anno e mezzo l’approvazione ufficiale dei due governi. Da parte francese si doveva aggirare l’obbligo costituzionale di presentare al parlamento un trattato internazionale, che aveva invece carattere di segretezza (e il testo della convenzione militare venne reso pubblico solo nel 1918).
A questo fine si assunse ufficialmente la posizione che né lo scambio di note del 1891 né la convenzione militare del 1892 avevano il carattere di un formale trattato di alleanza; e che perciò per la loro approvazione poteva bastare uno scambio di lettere dei due ministri degli esteri.
Esso ebbe luogo con una lettera russa del 27 dicembre 1893 e con una francese, del 4 gennaio 1894. Nell’insieme, la convenzione militare fu un indubbio successo francese, sottolineando gli aspetti antitedeschi piuttosto che antinglesi dell’alleanza.
L’originale francese dei due documenti è da vedere in Documents diplomatìques français [Documenti diplomatici francesi], serie 1, vol. VIII, n. 92: qui di seguito se ne dà la traduzione di Anchieri, Antologia storico-diplomatica. Raccolta ordinata di documenti diplomatici, politici, memorialistici, di trattati e convenzioni dal 1815 al 1940, pp. 255-257. Per l’inquadramento storico cfr. W. Langer, La diplomazia dell’imperialismo 1890-1902, trad. ital., Milano, I.S.P.I., 1942, vol. 1, pp. 41 sgg., 59 sgg., 86 sgg.,104 sgg.; A. Albrecht-Carrié, Storia diplomatica dell’Europa dal Congresso di Vienna ad oggi, trad. ital., Bologna, Cappelli, 1964, pp. 285-290.
Dr Giers, ministro degli affari Esteri di Russia,
a de Mohrenheim, ambasciatore di Russia, a Parigi.
Pietroburgo, 21 agosto 1891
La situazione creata in Europa dal rinnovamento manifesto della Triplice Alleanza è l’adesione più o meno probabile della Gran Bretagna alle mire politiche che questa alleanza persegue, ha motivato, nell’occasione del recente soggiorno del signor Laboulaye qui, fra l’ex-ambasciatore di Francia, e me, uno scambio di idee tendente a definire ; l’atteggiamento che, nelle, congiunture attuali e in presenza di certe eventualità, potrebbe meglio convenire ai nostri Governi rispettivi i quali, rimasti all’infuori di ogni lega, sono tuttavia sinceramente desiderosi dì circondare il mantenimento della pace delle più, efficaci garanzie.
Siamo così stati condotti a formulare i due punti seguenti
1) Al fine di definire e di consacrare l’Intesa cordiale che le finisce, e desiderosi di contribuire di comune accordo al mantenimento della pace che forma l’oggetto dei loro voti più sinceri, i due Governi dichiarano che si concerteranno su ogni questione suscettibile di mettere in causa la pace generale;
2) Per il caso in cui questa pace fosse effettivamente in pericolo e specialmente per quello in cui una delle due Parti fosse minacciata da un’aggressione, le due Parti convengono di intendersi sulle misure la cui adozione immediata e simultanea da parte dei due Governi sarebbe imposta da questa eventualità.
Avendo sottoposto all’Imperatore il fatto di questo scambio di idee insieme col testo delle conclusioni che ne erano risultate, ho l’onore di informarvi oggi che S.M. degna approvare interamente questi princìpi d’intesa e vedrebbe con favore la loro adesione da parte dei due Governi.
Convenzione militare franco-russa (18 agosto 1892)
La Francia e la Russia, essendo animate da un uguale desiderio di conservare la pace, e non avendo altro scopo che di avvisare alle necessità di una guerra difensiva, provocata da un attacco delle forze della Triplice Alleanza contro Luna o l’altra di esse, hanno convenuto nelle disposizioni seguenti:
1) Se la Francia viene attaccata dalla Germania, o dall’Italia sostenuta dalla Germania, la Russia impiegherà tutte le sue forze disponibili per attaccare la Germania.
Se la Russia viene attaccata dalla Germania, o dall’Austria sostenuta dalla Germania, la Francia impiegherà tutte le sue forze disponibili per combattere la Germania;
2) Nel caso che le forze della Triplice Alleanza, o di una delle Potenze che ne fanno parte, venissero mobilitate, la Francia e la Russia, al primo annuncio dell’avvenimento, e senza che vi sia bisogno di un preventivo concerto, mobiliteranno immediatamente e simultaneamente la totalità delle loro forze, e le porteranno il più vicino possibile alle loro frontiere;
3) Le forze disponibili che devono essere impiegate contro la Germania saranno, da parte della Francia, di 1.300.000 uomini, da parte della Russia di 700.000 o 800.000 uomini.
Queste forze si impegneranno a fondo, con ogni diligenza, in modo che la Germania abbia da lottare contemporaneamente all’est e all’ovest;
4) Gli Stati Maggiori degli eserciti dei due paesi si concerteranno in ogni tempo per preparare e facilitare l’esecuzione delle misure previste qui sopra;
Si comunicheranno, fin dal tempo di pace, tutte le informazioni relative agli eserciti della Triplice Alleanza che sono o perverranno alla loro conoscenza;
Le vie e i mezzi per corrispondere in tempo di guerra saranno studiati e previsti in anticipo;
5) La Francia e la Russia non concluderanno pace separata;
6) La presente convenzione avrà la stessa durata della Triplice Alleanza;
7) Tutte le clausole qui sopra enumerate saranno tenute rigorosamente segrete.
Fonte: Rosario Romeo e Giuseppe Talamo (a cura di), Documenti storici. Antologia, vol. II L’età conteporanea, Loescher, Torino, 1966.