La scelta della persona di scienza
… vista in film e serie TV
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Buongiorno e buon inizio settimana.
Spero che apprezziate il linguaggio inclusivo del titolo e del post. Ancora cinema, una forma estrema di risveglio e di ampliamento della coscienza.
Sull’albero del potere
Ed eccoci qua, cioè al rapporto della persona di conoscenza con i rappresentanti del potere terreno e celeste.
Un relazione mica per niente semplice, anzi un po’ complicato e fors’anche pericolosa (Le relazioni pericolose di Stephen Frears, su AppleTV). Pasolini in Salò (su YouTube), molti pensatori libertari e lo stesso Rousseau ce l’hanno detto a chiare lettere: su un ramo dell’albero genealogico del potere c’è il crimine, l’inganno, la sopraffazione… c’è il male.
Volente o nolente la persona di conoscenza deve fare i conti con la dimensione del potere verso la quale lo spinge spontaneamente il suo stesso essere soggetto di sapere.
Il canto della “sirena”
Perché come è impresso in una epigrafe a Persepoli “sapere è potere” e parimenti, e forse più, lo è la scienza e il suo balocco, la tecnologia.
Il sequel della iscrizione di Persepoli, perfezionata da Bacone, può essere la sentenza finale di una grande produzione seriale hollywoodiana: “da un grande potere nasce una grande responsabilità”.
Ecco la responsabilità della persona di scienza il cui grande sapere lo mette di fronte a una scelta, come succede al professor Walter White/Heisenberg (pseudonimo non casuale) in Breaking Bad (su Netflix) o al programmatore di Jurassic Park (su Apple TV).
E loro hanno scelto la pillola nera. Turing ha scelto invece di morsicare una mela avvelenata e alla fine hanno scelto un bel “basta” anche coloro del progetto Manhattan; forse troppo tardi, ma potevano davvero farlo prima? Bel dilemma!
L’intelligenza del futuro
Che ne pensa l’intelligenza del futuro di questo dilemma della persona di conoscenza? Ho posto all’algoritmo di generazione linguistica ChatGPT questo quesito “Che mi dici sulla responsabilità e sulle scelte della persona di scienza?”. Ecco la risposta offerta a mo’ di telescrivente da ChatGPT:
La responsabilità dei scienziati è di condurre ricerche etiche e accurate, di comunicare i loro risultati in modo trasparente e di prendere in considerazione le implicazioni sociali e ambientali delle loro scoperte. Inoltre, i scienziati hanno la responsabilità di lavorare per assicurare che le loro ricerche siano utilizzate per il bene della società e non causino danni. La responsabilità dei scienziati include anche il rispetto dei diritti umani e la protezione dei gruppi vulnerabili nella loro ricerca.
Gli scienziati hanno molte scelte da fare nel loro lavoro, dalla scelta degli argomenti di ricerca, alle metodologie utilizzate, a come presentare e comunicare i loro risultati. Gli scienziati possono anche scegliere di utilizzare le loro scoperte in modi che siano etici e responsabili, o possono decidere di ignorare le implicazioni sociali e ambientali delle loro ricerche. In generale, gli scienziati hanno la responsabilità di fare scelte informate e etiche, tenendo conto delle possibili conseguenze delle loro azioni.
… tranquilli
Piuttosto chiara, no? Non come le risposte dell’Oracolo di Delfi. Se queste sono i principi della nuova intelligenza non dobbiamo preoccuparci del futuro, anche se ancora non vediamo un linguaggio inclusivo come il nostro e vediamo invece un uso incerto delle preposizioni articolate. Questo ultimo aspetto determina che il bot di Open AI, che adesso vale 25 miliardi di dollari, non ha superato il test di Turing. Ma lo farà presto.
Buona Visione!
Breaking Bad
Serie televisiva; 2008–2013; 5 stagioni, 62 episodi; ideata da Vince Gilligan; con Bryan Cranston (Walter White), Anna Gunn (Skyler White), Aaron Paul (Jesse Pinkman), Dean Norris (Hank Schrader); 50m durata media episodio; Netflix
Walter White, un chimico geniale, che si è visto rapinare il brevetto di una scoperta miliardaria e ha appreso di avere una grave malattia, decide di fare una scelta. Da insegnante modello di chimica in un liceo e da scienziato geniale si trasforma in Heisenberg, una figura, a dir poco, faustiana. Ha fatto quella scelta per la famiglia. In realtà finisce per amare il crimine e mettere al suo servizio il suo talento e il metodo scientifico che lui domina come nessun altro.
Spunto di riflessione: Che cosa si può arrivare a fare per la famiglia?
Mosquito Coast
Serie televisiva; 2021; finora 2 stagioni, 17 episodi; regia di Rupert Wyatt, dall’omonimo romanzo di Paul Theroux; con Justin Theroux (Allie Fox), Melissa George (Margot); 39–57m; Apple TV +
Film; 1986; regia di Peter Weir; sceneggiatura di Paul Schrader; con Harrison Ford (Allie Fox), Helen Mirren (Margot); 1h 57m; Prime Video, Apple TV, YouTube (a noleggio)
Allie Fox, un brillante inventore, ha creato un algoritmo predittivo che vende al governo americano (NSA). Pentito, lo distrugge tramite una backdoor, perché ha in orrore il sistema di vita occidentale e le sue istituzioni repressive. Con la moglie, che condivide la sua visione e filtra con il terrorismo ambientale, e i due inconsapevoli figli adolescenti si mette in fuga alla ricerca di una disperata alternativa per lui e la famiglia. Una folle avventura che, però, lo spinge al di là dell’immaginabile e fuori dalla società.
Spunto di riflessione: C’è davvero qualcosa oltre il modello di vita occidentale?
Galileo (Cavani)
Film; 1968; regia di Liliana Cavani; con Cyril Cusack (Galileo Galile), Georgi Kalojančev (Giordano Bruno); musiche di Ennio Morricone; 1h 35m; B/N; Prime video, Apple TV a noleggio
Con la sua inconfondibile cifra artistica la regista italiana, oggi novantenne, va a dragare alcuni eventi della vita di Galileo Galilei e del suo amico Giordano Bruno; un’ abbinamento che non è casuale, ma strategico per la regista. L’intento è portare in superficie il significato, per noi contemporanei, di queste lontane vicende. E il significato che ne esce è il valore della sfida della libera indagine scientifica alle titaniche e vischiose strutture del potere costituito di qualsiasi natura esso sia, anche teocratico.
Spunto di riflessione: Scienza e potere è un matrimonio d’amore o d’interesse?
Galileo (Losey)
Film; 1975; regia di Joseph Losey; adattato dalla pièce teatrale Vita di Galileo di Bertolt Brecht; con Chaim Topol nel ruolo dello scienziato; 2h 25m; Daily Motion
Losey, maestro del free cinema britannico, nel 1947 diresse la prima rappresentazione negli Stati Uniti de La vita di Galileo di Brecht, con la partecipazione attiva dello scrittore. Il film del 1975 segue il canovaccio del dramma brechtiano. L’impulso scientifico, seppur frenato e rinnegato, è inarrestabile e “tirannico”. Ma si porta dietro un costo. Esaltazione o condanna di Galileo? Nessuna delle due, anzi entrambe. Scrive Brecht: «La bomba atomica, come fenomeno tecnico non meno che sociale, è il classico prodotto terminale delle conquiste scientifiche di Galileo e del suo fallimento sociale».
Spunto di riflessione: Le persone di scienza sono veramente responsabili per la bomba atomica?
Giordano Bruno
Film; 1973; regia di Giuliano Montaldo; con Gian Maria Volonté (Giordano Bruno), Charlotte Rampling (Fosca), Renato Scarpa (Fra’ Tragagliolo); 2h 3m; solo in DVD
Non poteva certo mancare da questa lista un film su Giordano Bruno. Fortunatamente non dobbiamo andare a cercare molto lontano per trovarne uno di indubbio valore. Si è incaricato di girarlo il nostro Giuliano Montaldo dopo il successo di Sacco e Vanzetti. Lo ha sceneggiato insieme a Piergiovanni Anchisi e Lucio De Caro ponendo molta attenzione nel portarci dentro la visione del mondo del filosofo di Nola e il suo tempo. Il produttore, Carlo Ponti, ha messo insieme un team di eccezione: Ennio Morricone per le musiche, Vittorio Storaro per la fotografia e Gian Maria Volonté che, con la sua presenza scenica, fa apparire la figura del filosofo, anche con la prestanza fisica (che non aveva), l’icona più sfavillante della modernità.
Spunto di riflessione: La persona di scienza è anche un semidio, tipo Prometeo?
Dottor Jekyll e Mr. Hyde
Si contano ben 123 adattamenti cinematografici del romanzo Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde di Robert Louis Stevenson pubblicato nel 1886. Il primo risale al 1908 durante l’infanzia del cinema. Dal 1908 al 1920 se ne contano almeno 20. Qui segnalerei due classici.
Spunto di riflessione: Anche nella persona di scienza agisce quello che Carl Jung chiama “l’ombra”?
Il dottor Jekyll e Mr. Hyde (1941)
Film; 1941; regia di Victor Fleming; con Spencer Tracy (Henry Jekyll/Edward Hyde), Ingrid Bergman (Eva Peterson), Lana Turner (Beatrice Emery); 1h 55m; Chili
Cast d’eccezione per questo adattamento del romanzo di Stevenson. Il film non ebbe il successo sperato per la eccessiva teatralizzazione dell’interpretazione di Spencer Tracy. Superbe però le due donne, un duello di fascino e talento che si dice esser stato vinto dalla Bergman nella insolita parte della prostituta. Lana Turner appare più impostata e fredda. Memorabili alcune scene come l’incubo di Jekyll. Notevole anche il make-up.
Il dottor Jekyll (1931)
Film; 1931; regia di Rouben Mamoulian; con Fredric March (Henry Jekyll/Edward Hyde), Miriam Hopkins (Ivy Pearson); 1h 38m; Chili
Specializzato in parti storiche e letterarie Fredric Marc inscena la migliore interpretazione al cinema del personaggio creato da Stevenson. Questo ruolo gli procurò un Oscar per il miglior attore protagonista e il premio equivalente a Venezia. L’aspetto scimmiesco di Hyde, creato con un make-up stupefacente in particolare nelle scene di trasformazione, è diventato il modello per la raffigurazione dell’alter ego di Jekull nei media. Leggo che Marc inviò a Spencer Tracy un telegramma per ringraziarlo di aver ravvivato la sua carriera, visto il gramo successo del film del 1941.
A beautiful mind
Film; 2001; regia di Ron Howard; con Russell Crowe (John Nash), Jennifer Connelly (Alicia Larde Nash), Ed Harris (William Parcher); 2h 15m; Prime Video
Quattro meritati Golden Globes e quattro Oscar “pesanti” per questo film straordinariamente diretto e interpretato. Tratto dalla biografia di Sylvia Nasar, Il genio dei numeri (Rizzoli), il lavoro di Howard ci dà un inquietante spaccato (emblematico dell’avere una mente geniale?) della vicenda del matematico premio Nobel John Nash. Nash ha dato un contributo decisivo alla teoria dei giochi, un modello interpretativo che ha cambiato molte discipline tra cui l’economia. La mente “meravigliosa” di Nash è però anche una mente allucinata e fors’anche genialmente malata, che l’amore della moglie sanerà.
Spunto di riflessione: Una mente geniale è un dono o una condanna?
The imitation game
Film; 2014; regia di Morten Tyldum; Benedict Cumberbatch (Alan Turing), Keira Knightley (Joan Clarke); 1h 54m; Prime Video, Netflix
In questo lavoro si va proprio alle origini della rivoluzione del computer e dell’intelligenza artificiale attraverso alcune tappe della vita dello scienziato che più di tutti vi ha contribuito sul piano teorico e fattuale. Viene però il magone nel vedere come questa persona geniale non sia riuscita a trovare il posto che gli aggrada in una società ancora solcata da pregiudizi tanto da spingerlo a morsicare una mela avvelenata. L’intelligenza artificiale così chiaramente schematizzata da Turing nel suo test e nel suo scritto Le macchine intelligenti è anch’essa una mela avvelenata?
Spunto di riflessione: Singolare che nella scienza e nella tecnologia ci sia sempre una mela; Newton, Turing, Apple …
I ragazzi di via Panisperna
Serie televisiva; 1990; 2 episodi; regia di Gianni Amelio; con Andrea Prodan (Ettore Majorana), Ennio Fantastichini (Enrico Fermi); 3h; RaiPlay
Il nucleo essenziale di questo lavoro di Gianni Amelio è il rapporto personale e professionale tra Enrico Fermi ed Ettore Majorana. La misteriosa scomparsa di quest’ultimo a solo 31 anni, discussa anche in un intrigante saggio-finzione di Leonardo Sciascia, segnò profondamente il lavoro di questo straordinario team di fisici italiani che dettero un decisivo apporto alla costruzione della bomba atomica. La bomba diventò un travaglio permanente per gli scienziati che la fecero. Su Majorana anche un docu-film del 2015, Nessuno mi troverà (su Chili) di Egidio Eronico con inserti animati del disegnatore Leomacs.
Spunto di riflessione: La scienza, come la poesia, sta ad un passo dalla follia? (L. Sciascia).
Manhattan
Serie televisiva; 2014–2015; ideata da Sam Show; 2 stagioni, 23 episodi; con John Benjamin Hickey(Frank Winter), Olivia Williams (Liza Winter): 45m a episodio; Prime Video
La serie è ambientata nel 1943–1944, all’epoca del Progetto Manhattan, il programma di ricerca e sviluppo del governo americano per la costruzione della bomba atomica. La serie segue l’attività degli scienziati del Progetto Y e della loro famiglie a Los Alamos nel New Mexico, un luogo che non esiste per il mondo esterno. Anche gli scienziati sanno solo ciò che è strettamente necessario sapere e che non possono condividere neppure con le loro famiglie. Un documento più umano che storico su questo momento cruciale della storia mondiale.
Spunto di riflessione: Forse dobbiamo sempre conoscere lo scopo di quello che stiamo facendo?
Ancora film e serie su persone di scienza di confine
Spunto di riflessione: Per lasciare un segno bisogna avere anche fegato.
Tesla
Film; 2020; regia di Michael Almereyda; con Ethan Hawke (Nikola Tesla), Kyle MacLachlan (Thomas Edison); 1h 36m; Netflix
Tesla, un nome con un’aura di visionarietà e stravaganza che indubbiamente ha ispirato e ispira gli innovatori della Silicon Valley. Praticava la castità, era vegetariano e animalista, eugenetista, vedeva una società matriarcale per il futuro, non aveva interesse per il denaro, era ossessivo-compulsivo e fobico nei confronti delle persone obese. Non per niente la creatura di Elon Musk si chiama Tesla.
Masters of Sex
Serie televisiva; 2013–2016; 4 stagioni, 46 episodi; ideata da da Michelle Ashford; con Michael Sheen (William Masters), Lizzy Caplan (Virginia Johnson); 60m a episodio; Chili
La serie è basata sul libro di Thomas Maier Masters of Sex — La vera storia di William Masters e Virginia Johnson, la coppia che ha insegnato il sesso all’America (Sperling & Kupfer). Vi si ricostruisce, in dettaglio e con garbo, un’esperienza umana, relazionale, medica e di ricerca scientifica che può reggere il paragone con quella di Freud.
Gorilla nella nebbia
Film; 1988; regia di Michael Apted; con Sigourney Weaver (Dian Fossey), Bryan Brow (Bob Campbell); 2h 9m; Prime Video, Apple TV+ (a noleggio)
4 nomination all’Oscar e due Golden Globes per questa magnifico film su una magnifica scienziata e sull’incredibile avventura di una donna coraggiosa e temeraria. Diana Fossey, sfidando le convenzioni, i governi e i pregiudizi ha mostrato una volta per tutti che i grandi primati sono persone. Grazie Diana. Ora dobbiamo convincerci che è così per l’intera natura.
Morte di un matematico napoletano
Film; 1992; regia di Mario Martone; Carlo Cecchi (Renato Caccioppoli), Anna Bonaiuto (Anna), Toni Servillo (Pietro); 2h 9m; Vimeo
Il film di esordio di Mario Martone, magistralmente sceneggiato dal regista con la scrittrice Fabrizia Ramondino e con la superba fotografia di Luca Bigazzi, racconta il dramma umano, professionale e politico del geniale matematico Renato Caccioppoli. Martone ricostruisce gli ultimi giorni di vita dello scienziato finita tragicamente.
A Dangerous Method
Film; 2011; regia di David Cronenberg; con Viggo Mortensen (Sigmund Freud), Keira Knightley (Sabina Spielrein), Michael Fassbender (Carl Gustav Jung); Prime Video
Il metodo pericoloso è quello freudiano che alla vigilia della Prima guerra mondiale il discepolo di Freud, Carl Gustav Jung, sceglie come terapia per l’affascinante 18enne russa Sabina Spielrein affetta da schizofrenia. E succede la cosa più impensabile. La paziente inizia una relazione con Jung, ma lo respinge come terapeuta, al quale preferisce Freud. Facile intuire come finirà. È anche rottura dentro la scuola psicoanalitica. La Spielrein è stata la prima analista russa di scuola freudiana.
Genius | Albert Einstein
Serie Televisiva; 2007; 10 episodi; Geoffrey Rush (Albert Einstein), Emily Watson (Elsa Einstein), Johnny Flynn (Albert Einstein da giovane); Disney+
La serie è tratta dalla biografia di Einstein di Walter Isaacson pubblicata in italia da Mondadori. Ha ricevuto 10 nomination agli Emmy Awards. Molto apprezzata l’interpretazione di Geoffrey Rush. Nella serie si vede quale ruolo abbia giocato l’intuizione nella formulazione della teoria della relatività e il ruolo che Einstein tende ad attribuire al lavoro della persona di scienza e alla dimensione morale.