Mario Mancini
2 min readJan 2, 2022

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Il mio amico Paolo Marcucci mi scrive per mail quanto segue. Sono felice di condividerlo.

Caro Mario,

non finirò mai di ringraziarti per scovare, tradurre e proporre questi articoli.

Il tema è bellissimo (se interessa naturalmente... sennò è di una noia mortale, me ne rendo conto) e sul quale il confronto è ampio.

Detto questo l'incertezza di Krugman gli fa onore in un mondo, anche quello degli economisti, di posizioni certe e ferree fino al prossimo cambio di vento.

Le banche centrali sono state caricate in questi anni probabilmente anche di compiti che dovevano tocacre ai governi, ma avere un'istituzione sulla quale fare ricadere le colpe na fa mai male. Le manovre espansive hanno accellerato l'economia (solo due anni fa si parlava di stagnazione secolare) e ora tutti (banche centrali e governi) hanno paura di prendere decisioni che possano fare ritornare i paesi in recessione.

Personalmente (per quel che può valere), credo che un tasso di inflazione al 3%, con l'Asia, il nostro competitor, che cresce al 6 o 7% (e questa è la guerra moderna), è accettabile e anche fondamentale e quindi aumentare i tassi non lo vuole fare nessuno. Continuo a pensare che l'inflazione attuale sia transitoria anche perché gli stipendi continuano a essere medio-bassi e quindi una volta esaurite le fasi di blocco delle catene industriali della repentina ripartenza, la situazione si potrebbe normalizzare. Quindi probabilmente si andrà, giustamente, per piccoli aggiustamenti da calibrarsi strada facendo.

Sugli stipendi medio-bassi si potrebbe aprire un'altra discussione: se scovi qualche articolo sul tema degno, faccelo sapere. La questio potrebbe essere quella se l'Occidente può permettersi stipendi più alti nel mercato ormai davvero mondiale, senza andare appunto fuori mercato. Gli stipendi sono legati all'inflazione per la generazione della domanda.

Altro tema (ormai mi ci hai fatto pensare...) legato, in maniera diversa da paese a paese, all'inflazione è il debito (pubblico e privato) ormai a livelli altissimi in tutto il mondo: mi pare che l'unica arma per abbatterlo sia appunto l'inflazione. A quale tasso ideale però?

Paolo

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Mario Mancini
Mario Mancini

Written by Mario Mancini

Laureatosi in storia a Firenze nel 1977, è entrato nell’editoria dopo essersi imbattuto in un computer Mac nel 1984. Pensò: Apple cambierà tutto. Così è stato.

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