Consigli di lettura per le feste e non solo
di Alberto Saibene
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Come ogni anno Alberto Saibene, uno dei maggiori cultori del libro che conosca, ha mandato, alla sua maniera riservata e discreta, alcuni preziosi consigli di lettura per le prossime feste e non soltanto per quelle. Sono delle piccole pepite che occorre una certa abilità per estrarle dalla massa dei libri che escono in Italia.
Dello stesso Alberto Saibene, scrittore, saggista, organizzatore di cultura ed editore, vorrei segnalarvi io un bel libro uscito a novembre e già in ristampa a gennaio: Milano fine Novecento. Storie, luoghi, personaggi di una città che non c’è più, editore Casagrande, con foto di Crala Cerati. Si tratta di una bella testimonianza, in parte anche autobiografica per la parte finale della storia sociale e culturale di Milano dal dopoguerra agli anni Ottanta, di una città che è uno dei motori economici e culturali del nostro paese.
Grandi romanzi e (ri)scoperte
Mircea Cartarescu, Solenoide (Il Saggiatore)
Magmatico romanzo che racconta in modo ipnotico la storia di uno scrittore fallito che vive in una casa a forma di barca. Realistico e fantastico al tempo stesso, il libro può essere letto in molti modi (ad esempio: allegoria del fallimento del comunismo?), ma è soprattutto un referto sulla condizione umana da parte di uno grandi scrittori di oggi.
Mario Pomilio, (1921–1990)
Scrittore abruzzese di stanza a Napoli, ha vinto con i suoi romanzi (Il quinto evangelio, Il Natale del 1833) i principali premi letterari italiani. Ora in libreria si trovano il Taccuino industriale (Hacca) e La compromissione (Bompiani), romanzo sull’inizio della guerra fredda in una città di provincia (Teramo). Pomilio per qualità di stile, tensione morale e capacità narrative è uno dei grandi scrittori italiani del XX secolo. Da (ri)scoprire.
Storie
Piero Negri Scaglione, Che hai fatto in tutti questi anni. Sergio Leone e l’avventura di C’era una volta in America (Einaudi)
Il racconto delle peripezie della realizzazione di un film mitico per una generazione di spettatori, in un intreccio di storie che narrano di un tempo in cui il cinema voleva dare una forma al mondo.
Sergio Luzzatto, Giù in mezzo agli uomini. Vita e morte di Guido Rossa (Einaudi)
Ucciso a Genova dalle BR nel 1979, Guido Rossa era un operaio e sindacalista del PCI. Luzzatto indaga con molta verve narrativa il percorso esistenziale di un uomo molto sfaccettato (alpinista, fotografo) sullo sfondo delle trasformazioni della storia italiana.
Memoir
Gino Cervi, La fabbrica della nebbia (Ediciclo)
Un’educazione sentimentale alla nebbia di un autore cresciuto nei pressi del Ticino. Ricordi personali e collettivi, affondi letterari, passioni sportive e nostalgia per chi oggi vive solo nei nostri ricordi.
Architettura di Milano
Marco Biraghi e Adriana Granato (a cura di), L’architettura di Milano (Hoepli)
Attraverso 150 schede critiche, disegni e le fotografie nell’elegante bianco e nero di Sosthene Henneken, uno sguardo sulle trasformazioni della città attraverso i suoi edifici più significativi.
Giovanna Silva, I listen to your heart (Mousse Publishing)
La fotografa milanese ha utilizzato il tempo della pandemia per una perlustrazione ad ampio raggio della sua città. Sequenze fotografiche serrate rivelano, attraverso precisi itinerari, architetture gloriose e dimenticate, modi di abitare e di vivere di una piccola metropoli europea.
Roma e Napoli
Lodovico Quaroni, Roma 1968 (Humboldtbooks)
Il grande architetto e urbanista romano fu anche un ottimo fotografo e dedica alla sua città intensi sopralluoghi che mostrano stratificazioni e compresenze di epoche di una delle città più antiche del mondo. A volte sembra Fellini.
Thomas Belmonte, La fontana rotta (Einaudi)
Un giovane antropologo americano giunge a Napoli nel 1974. Si installa nei quartieri più poveri e osserva, partecipando, la vita della città. Ne viene fuori un’affascinante racconto tra antropologia, diario e letteratura. Un trattato su come guardare e al tempo stesso uno dei più bei libri mai scritti su Napoli.
Alberto Saibene è uno storico della cultura italiana del XX secolo. Lavora tra editoria, cinema e organizzazione culturale. È autore di L’Italia di Adriano Olivetti (Edizioni di Comunità, 2017) e, per lo stesso editore, ha curato le antologie di scritti di Adriano Olivetti: Il mondo che nasce (2013) e Città dell’uomo (2015). È regista del film La ragazza Carla (2015), tratto dall’omonimo poema di Elio Pagliarani. Nel 2019 pubblica per UTET Il paese più bello del mondo.
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