Bill Gates nel 1985: Aprite il Macintosh

Lettera aperta al management Apple dopo l’uscita di Steve Jobs

Mario Mancini
6 min readAug 4, 2019

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Riportiamo di seguito un documento pressoché introvabile in lingua italiana. Si tratta della lettera aperta inviata da Bill Gates, CEO di Microsoft, e Jeff Raikes, chief strategist delle applicazioni grafiche di Windows ed ex-dipendente Apple, a John Sculley, Ceo di Apple, e Jean Louis Gassée, che aveva preso il ruolo che era di Steve Jobs.

Bill Gates aveva un debole per il Mac e l’avrebbe volentieri voluto nella sua sfera d’influenza. Quando l’arcirivale Steve Jobs fu buttato fuori dalla Apple, vide uno spiraglio per impossessarsene.

Il co-fondatore di Apple era stato estromesso da ogni incarico operativo solo poche settimana prima della lettera di Gates. Dopo la decisione del Consiglio di amministrazione della Apple a favore di Sculley, Jobs intraprese un viaggio in Europa, visitando anche l’Italia, e al suo rientro si dimise per avviare una nuova iniziativa imprenditoriale e tecnologica: NeXT.

L’uscita di Jobs aveva rimescolato, a livello strategico, tutte le carte e azzerato un certo tipo di visione della Apple. È in questa situazione molto fluida che Gates vede l’opportunità di piazzare un fendente a favore della sua visione strategica dell’industria del personal computer. Riconoscendo i successi di Apple e la sua leadership tecnologica e innovativa, invita il nuovo management ad aprire l’architettura del Mac al contributo di terze parti, come stava succedendo nel mondo del PC-IBM. L’obiettivo di Apple, suggeriva Gates, doveva essere quello di costruire con la sua tecnologia un’architettura rivoluzionaria standard che si aprisse al supporto indipendente di terze parti.

La lettera ha una struttura una logica ferrea, quasi fosse composta da proposizioni logico-filosofiche conseguenziali. Nella sua asciuttezza, assertività, dichiaratività e concretezza (come solo la lingua inglese può esprimere), a suo modo, è un documento sbalorditivo che mostra quanto la forma mentis degli uomini di Microsoft fosse agli antipodi di quella delle persone che avevano concepito e costruito il Mac, che adesso Gates voleva entrassero nella sfera della sua visione. Una visione che aveva sicuramento un fondamento e che forse avrebbe potuto preservare la Apple dalla crisi degli anni Novanta che la condusse al quasi collasso finanziario.

La lettera rimase senza risposta.

A: John Sculley, Jean Louis Gassée
Da: Bill Gates, Jeff Raikes
Data: June 25, 1985
Oggetto: Licenza da parte di Apple della tecnologia del Mac
cc: Jon Shirley

Background

La posizione riconosciuta di Apple nel mondo dei personal computer è quella di leader tecnologico innovativo. Questa posizione fa sì che la Apple sia chiamata a creare uno standard su una nuova avanzata tecnologia. Apple costruire un’architettura “rivoluzionaria”, che comporta necessariamente uno sviluppo non più compatibile con le architetture esistenti.

Apple deve fare del Macintosh uno standard. Ma nessuna azienda di personal computer, nemmeno IBM, può creare uno standard senza un supporto indipendente. Anche se Apple lo ha capito, non è stata in grado di ottenere il supporto indipendente sufficiente per essere percepita come uno standard.

Il consistente investimento (in particolare del supporto indipendente) in un “personal computer standard” genera uno slancio incredibile per la sua architettura. In particolare, l’architettura PC IBM continua a ricevere enormi investimenti e guadagna sempre più forza. Anche se, chiaramente, l’investimento indipendente nell’Apple II, e lo slancio che ne è risultato, è un altro grande esempio. L’investimento nell’architettura IBM comporta lo sviluppo di computer compatibili, software e periferiche differenziate, formazione degli utenti e dei canali di vendita; e, soprattutto, atteggiamenti e percezioni che non sono facilmente modificabili.

Infatti, eventuali carenze nell’architettura IBM possono essere rapidamente eliminate da un supporto indipendente. Le carenze hardware vengono risolte in due modi:
- con schede di espansione con accesso diretto al bus di sistema (ad es. la scheda grafica Hercules ad alta risoluzione per monitor monocromatici)
- con la fabbricazione di compatibili differenziati (ad es. Compaq Portable o Deskpro più veloce).

L’architettura chiusa del Mac impedisce l’investimento di terze parti indipendenti, disposte a realizzarli per implementare la piattaforma stessa. L’architettura IBM ha probabilmente più di 100 volte le risorse tecnologiche del Mac poiché può fare affidamento sull’investimento di una moltitudine di produttori di PC compatibili.

Conclusione

Man mano che cresce l’investimento indipendente in un’architettura “standard”, aumenta anche la forza di quell’architettura. Il settore ha raggiunto un punto in cui adesso è impossibile per Apple creare uno standard con la sua tecnologia innovativa, senza il supporto, e la conseguente credibilità, da parte degli altri produttori di personal computer. Pertanto, Apple deve aprire l’architettura Macintosh per avere il supporto indipendente necessario a guadagnare slancio e stabilire uno standard.

Il Mac non è diventato un standard

Il Macintosh non è riuscito a raggiungere la massa critica necessaria a una la tecnologia per essere uno standard. Queste sono le ragioni:
a. dal momento che non esiste una “concorrenza” ad Apple da parte di altri produttori “compatibili con il Mac”, le aziende ritengono rischioso rimanere bloccati nel Mac, per motivi di prezzo e di libertà di scelta.
b. Apple ha rafforzato la percezione di rischio nell’investirvi, poiché è lenta nel rilasciare miglioramenti al software e all’hardware (ad esempio disco rigido, file server, schermo più grande, tastiera migliore, memoria più grande, nuova ROM, software operativo con prestazioni migliorate). Inoltre, uccidere Macintosh X/L (Lisa) ha eliminato un modello alternativo che molte aziende consideravano necessario.
c. La recente pubblicità negativa su Apple ostacola la credibilità del Macintosh come candidato a lungo termine nel mercato dei personal computer.
d. I produttori indipendenti di software e di hardware hanno rafforzato la percezione di rischio a lavorare su Apple, perché la Apple è lenta a presentare software strategico e periferiche.
e. La forza vendita di Apple di piccole iniziative commerciali ha impedito di avere la presenza, la formazione, il supporto, ecc. a cui le grandi aziende sono abituate e che richiedono.
f. Le politiche nazionalistiche dei paesi europei spesso costringono i consumatori a scegliere i produttori locali. Gli europei hanno fornitori locali di architettura IBM, ma non Apple. Apple perderà terreno in Europa, come recentemente è successo in Francia.

Suggerimenti

Apple dovrebbe dare in licenza la tecnologia del Macintosh a 3–5 costruttori per lo sviluppo di Mac compatibili”. Ecco una lista di partner ideali. Per di più hanno un’affermata credibilità e una estesa forza vendita che può portare l’architettura Mac nelle grandi aziende.

Costruttori negli Stati Uniti e contatti:
· AT&T, James Edwards
· Wang, An Wang
· Digital Equipment Corporation, Ken Olsen
· Texas Instruments, Jerry Junkins
· Hewlett Packard, John Young

Altre società (forse candidati più realistici):
· Xerox, Elliott James or Bob Adams
· Motorola, Murray A. Goldman
· Harris/Lanier, Wes Cantrell
· NBI, Thomas S. Kavanagh
· Burroughs, W. Michael Blumenthal and Stephen Weisenfeld
· Kodak
· 3M
· CPT

Costruttori europei:
· Siemens
· Bull
· Olivetti
· Phillips

Apple dovrebbe concedere in licenza la tecnologia del Macintosh alle società americane ed europee in modo da consentire loro di rivolgersi ad altre società per la produzione dei componenti. Sony, Kyocera e Alps sono buoni candidati per la produzione OEM di compatibili Mac.

Microsoft è disponibile ad aiutare Apple ad attuare questa strategia. Conosciamo i principali produttori, le loro strategie e i loro punti di forza. Abbiamo anche una grande esperienza nel software di sistema OEM.

Motivazioni

1. Le società che prendono in licenza la tecnologia Mac aggiungerebbero credibilità all’architettura Macintosh.

2. Queste società amplierebbero l’offerta di prodotti disponibili attraverso le loro linee di prodotti “compatibili con Mac”:
— ciascuno di essi innoverebbe e aggiungerebbe funzionalità al sistema di base: diverse configurazioni di memoria, display video, tastiera, ecc.
— Apple sfrutterà le capacità dei partner chiave per produrre una vasta gamma di periferiche, molto più velocemente di quanto Apple lo possa fare singolarmente.
— i clienti vedrebbero che esiste una concorrenza e avrebbero a disposizione reali opzioni di prezzo/prestazioni.

3. Apple trarrà vantaggio dai canali di distribuzione di queste società.

4. La percezione di una potenziale base installata significativamente allargata porterà l’hardware indipendente, il software e il supporto di marketing di cui il Macintosh ha bisogno.

5. Apple otterrà un supporto di marketing significativo che andrà a sommarsi al suo. Ogni volta che un produttore compatibile con Mac farà pubblicità, sarà una pubblicità anche per l’architettura Apple.

6. Le licenze compatibili con Mac miglioreranno l’immagine di Apple come innovatore tecnologico. Ironia della sorte, IBM è vista come un innovatore tecnologico. Questo perché i produttori di compatibili hanno timore di innovare troppo e di allontanarsi dallo standard.

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Mario Mancini
Mario Mancini

Written by Mario Mancini

Laureatosi in storia a Firenze nel 1977, è entrato nell’editoria dopo essersi imbattuto in un computer Mac nel 1984. Pensò: Apple cambierà tutto. Così è stato.

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